QUARRATA_ Alessandro Gori, conosciuto da tutti con il nomignolo “Arena” a Quarrata era un “personaggio”, uno dei figli prediletti, una figura che ha accompagnato diverse generazioni. A piedi o in bicicletta un po' tutti hanno avuto modo di conoscerlo, di essere fermati per una chiacchera, per un consiglio richiesto, per una.. sigaretta " ma anche di.. scansarlo per evitare di doverli offrire un... caffè.
Da quando sono morti i suoi genitori viveva nella casa in via Giusti accanto al fratello Claudio che è stato per lui una figura di grande riferimento.
Aveva problemi dalla nascita Alessandro, accutiti con il tempo ma nonostante le sue dis-abilità era un amico di tutti: sin da giovane finchè ha potuto lavorava nell’officina meccanica accanto al padre e al fratello, da quando l’attuale piazza Aldo Moro ospitava il capannone di famiglia; aiutava il padre Otello e il fratello Claudio al montaggio soprattutto dei box. Lavoro che in parte ha proseguito anche quando è avvenuta la trasformazione urbanistica del centro cittadino e l'attività si è trasferita completamente al piano terreno dell'abitazione. Frequentava anche allora il vicino Bar La Pineta e gli altri locali della zona e frequentemente sostava con chiunque trovasse, per una chiacchera o per chiedere l’immancabile sigaretta.
E’ morto all’improvviso stamani probabilmente colpito da un infarto fulminante.
Ieri ha partecipato come era solito alla messa del Santo Natale a mezzanotte nella chiesa di Santa Maria Assunta. Anche io conoscevo Alessandro, da quando da piccolo frequentavo l'abitazione dei suoi zii, Luciano Michelozzi e Anna Carradori e ogni volta si ripetevano gli stessi rituali a cui si sono abituati tutti i quarratini. Ed ogni volta arrivava da lui la medesima reazione: alle raccomandazioni rispondeva con un sorriso.
Subito sull’web sono arrivati numerosi attestatati di partecipazione al lutto con ricordi su anedotti che disegnano una figura rimasta cara a tanti. Si percepisce uno stato di dolore puro per la scomparsa improvvisa ed inattesa di Alessandro "Arena" Gori. Ne abbiamo scelti qualcuno: “E’ curioso – scrive Massimo Cappelli - come la scomparsa di qualcuno risvegli dall'indifferenza. Ovviamente io mi metto in prima linea. Quando chiedevi un bacio a ragazze o signore, una sigaretta o un caffè ad un amico ("non lo raccontare a Claudio eh") quando ti lamentavi del fatto che non avevi una donna o che avevi il timpano perforato. O che prendevi le pasticche per tutti gli acciacchi. Non ti sono stato sempre a sentire e forse a volte ti ho evitato. Scusami Alessandro, forse ero troppo preso dai miei di problemi. Ora che sei spirito puro, libero dalla costrizione del corpo e dai limiti della mente spero abbia te un po' di attenzione per noi poveretti, se lo vorrai. Riposa in pace Alessandro”.
“ Un Quarratino , che mi ha accompagnato dall'infanzia ...insieme dalle suore al Bargellini all'adolescenza....La Pineta come riferimento .......fino a oggi , i suoi baci immancabili , anche in mezzo alla strada” così lo ricorda Giovanna Colligiani.
Subito sull’web sono arrivati numerosi attestatati di partecipazione al lutto con ricordi su anedotti che disegnano una figura rimasta cara a tanti. Si percepisce uno stato di dolore puro per la scomparsa improvvisa ed inattesa di Alessandro "Arena" Gori. Ne abbiamo scelti qualcuno: “E’ curioso – scrive Massimo Cappelli - come la scomparsa di qualcuno risvegli dall'indifferenza. Ovviamente io mi metto in prima linea. Quando chiedevi un bacio a ragazze o signore, una sigaretta o un caffè ad un amico ("non lo raccontare a Claudio eh") quando ti lamentavi del fatto che non avevi una donna o che avevi il timpano perforato. O che prendevi le pasticche per tutti gli acciacchi. Non ti sono stato sempre a sentire e forse a volte ti ho evitato. Scusami Alessandro, forse ero troppo preso dai miei di problemi. Ora che sei spirito puro, libero dalla costrizione del corpo e dai limiti della mente spero abbia te un po' di attenzione per noi poveretti, se lo vorrai. Riposa in pace Alessandro”.
“ Un Quarratino , che mi ha accompagnato dall'infanzia ...insieme dalle suore al Bargellini all'adolescenza....La Pineta come riferimento .......fino a oggi , i suoi baci immancabili , anche in mezzo alla strada” così lo ricorda Giovanna Colligiani.
“Venivi al bar – scrive invece Ilaria - e quando mi vedevi mi dicevi:"Ilaria me la trovi una donna...." Spero che dove sei ora tu possa avere tutte le donne che vuoi.... Ciao Alessandro o come ti conoscevamo tutti ARENA..... Ci mancherai!!!!!”. "Spero che lassù - afferma Alessandro Giuntini -troverai un po di pace a tante donne da nausearti.. E scusaci tutti se avvolte non siamo stati carini con te ..ma in fondo ti volevamo bene e ci mancherai..!!!!".
Poche parole che riassumono un po' il pensiero di tanti che lo ricordano in questi momenti su Facebook.
Alla famiglia le condoglianze da parte del blog.
I funerali di Alessandro Gori si terranno sabato 28 dicembre alle ore 15 nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Quarrata.
I funerali di Alessandro Gori si terranno sabato 28 dicembre alle ore 15 nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Quarrata.
Andrea Balli
5 commenti:
Dopo Benito (Bucciantini, ndr) è un altro pezzo di "storia" di Quarrata che se ne va.
Non potrò più darti una sigaretta e spero che là dove tu sei ora,si possa fumare a sazietà.
Claudio Di Vincenzo (da Facebook)
Sempre in cerca di baci, ti ricordavi sempre il nome di ogni donna. Riposa in Pace.
Alessandra Martini Marziale (da Facebook)
Beh,Quarrata ha donato tanti personaggi caratteristici nella vita quotidiana del paese.Però Alessandro lo abbiamo visto crescere in mezzo a noi ci siamo abituati a stargli vicino,a comprendere il suo problema e accontentarlo nelle sue richieste.Con me aveva un certa simpatia perché anch'io porto lo stesso nome e cognome,che evidenziava sempre negli incontri.Ora stai tranquillo,Ale,riposa nella pace eterna.Da parte di tutti noi sari sempre un bel ricordo.A.Gori
I 4 anni che ho lavorato a Quarrata dal 1997 al 2001 l'ho incrociato diverse volte. chiedeva sigarette e baci,ma i suoi occhi erano pieni di bontà. un gigante buono. Ti ricordo con affetto.
Francesca Logli
il sabato mattina era ormai un appuntamento fisso, te e il tuo piccolo panino mangiato da me in tabaccheria, specie in questi ultimi sabato più freddi e piovosi, ed anche le tue visite durante il giorno in cerca di un cliente per chiedere l'immancabile sigaretta. e poi quando mi chiedevi "sei sposato?" e non ti rassegnavi all'idea che sono gay, non volevi crederci quasi che ti volessi prendere in giro.
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