martedì 17 dicembre 2013

Comunicato Notares, la delusione dei cittadini. Corsa ad ostacoli per il percorso di partecipazione democratica. Monaco: "Di fronte ad un ulteriore aumento del bilancio del Cis pronti ad un referendum per la chiusura dell'inceneritore".


QUARRATA_ Delusi, amareggiati, “esagitati” ma anche offesi di fronte a tanta arrogante prepotenza. Così si sono sentiti ieri sera i tanti cittadini “notares” ma anche quelli “non schierati” che hanno invaso pacificamente la “platea” della sala consiliare, forti più che mai del fatto che l’unione fa la forza ma non sempre basta di fronte alle barriere delle “regole scritte” da una parte e dalla volontà politica dall’altra.
Un primo gruppo di cittadini poco prima dell’inizio dei lavori del consiglio comunale ha distribuito ai membri della giunta, sindaco in testa, al presidente del consiglio comunale e ai capigruppo un proprio comunicato a nome dei Notares con la volontà espressa chiaramente ai singoli di poterne leggere il contenuto all’inizio del consiglio stesso. Singolarmente anche alcuni membri della giunta non avevano niente in contrario alla lettura “pubblica” ma poi c’è stato un “ordine di scuderia” tassativo: il regolamento del consiglio comunale non lo permetteva. Sarebbe bastato distribuirlo alla stampa – questo l’invito iniziale del sindaco Marco Mazzanti – per dar voce alla propria protesta, per rendere noto il comunicato. Lo stesso sindaco avrebbe chiesto ai “suoi” di non rispondere alle provocazioni. Del resto lui la risposta alla petizione dei 2700 cittadini l’aveva data “entro i termini previsti” e se quella petizione non era stata portata all’ordine del giorno, questo dipendeva da un errore iniziale fatto dai promotori della raccolta delle firme che avrebbero dovuto ricorrere ad un'altra modalità.
Di fronte ad una settantina di cittadini (altri 10/14 erano collegati via streaming) il capogruppo consiliare Pd Gabriele Giacomelli intervenendo all’inizio – dopo una breve parentesi “personale” legata alla scomparsa del padre Fernando (ricordato con un minuto di silenzio unitamente a Luca Santini che negli anni Novanta aveva ricoperto la carica di consigliere comunale nelle fila della Dc) – ha indicato ai promotori della petizione una “strada possibile” dopo la risposta scritta ottenuta dai firmatari: è sempre possibile la richiesta da parte dei gruppi consiliari di inserimento all’ordine del giorno del consiglio comunale. Un modo “elegante” per ribadire ufficialmente quanto il sindaco aveva fatto intendere ai suoi sostenitori. Ha chiesto quindi di intervenire il capogruppo di Insieme per Quarrata Alessandro Cialdi che appellandosi al comma 3 dell’articolo 75 del regolamento del consiglio comunale ha ravvisato in questo la possibilità di concedere al rappresentate del comitato Marco Monaco la parola visto che il comunicato era stato già consegnato a tutti e come “segnale di partecipazione vera del consiglio comunale nei confronti dei cittadini”.
Ma anche questo è stato negato dal presidente del consiglio comunale Giovanni Dalì che non ha “ravvisato punti a cui appellarsi”. A questo punto Cialdi, forte del suo ruolo di capogruppo consiliare ha utilizzato il tempo a sua disposizione - “pur non sentendosi alcun titolo per farlo” - per le comunicazioni per dare voce al comunicato stesso nonostante i membri dei Notares avessero chiesto al rappresentante di “Insieme per Quarrata” di soprassedere. Cosa che probabilmente avrebbe contribuito ulteriormente a scaldare gli animi. 
Letto il comunicato è scattato in sala un fragoroso applauso. Nel frattempo il presidente Dalì aveva fatto rimuovere un cartello (tra l’altro non per niente offensivo).
Come presidente – ha poi dichiarato Dalìsono stati rispettati i tempi, la petizione è stata inviata ai gruppi e al sindaco e c’è stata una risposta puntuale alle domande fatte”.

Prendo atto del documento letto da Cialdi – ha dichiarato Anna Ciervo (Gruppo Misto) – e vorrei se possibile intervenire pur sapendo di non poter utilizzare il documento. Avrei preferito che fosse stato letto dal presidente del comitato e suggerirei ai cittadini con i quali solidarizzo di intraprendere un percorso istituzionale perché si pervenga davvero ad una discussione in un confronto democratico e civile. E’ solo per questione di chiarezza e lo dico come cittadino prima che come consigliere comunale. Ci siamo attenuti a delle regole che ci obbligano ad avere un comportamento idoneo e bisogna stare all’interno delle regole. Comprendo d’altra parte il disagio e la rabbia delle persone presenti. E’ doloroso essere qui e non poter fare diversamente…”.
Non vorrei che passasse il fatto che ci sottraiamo ad un dibattito – ha detto Fiorello Gori (lista per Quarrata) – Come gruppo sull’argomento sollevato dal comitato Notares non siamo stati interessati riguardo alle risposte fornite dall’organo collegiale. Sono state date una serie di risposte dal sindaco che non hanno tuttavia il significato di una discussione collegiale del consiglio comunale. Poiché non vogliamo sottarci a questa discussione mi auspico che venga messa all’ordine del giorno così da poter dare risposte precise e collegiali”.
Come gruppo a suo tempo – ha detto Gabriele Giacomelli (Pd) - abbiamo presentato anche una mozione riguardo alla maggiorazione richiesta dallo Stato. Saremo pronti a confrontarci con il Cis per vedere quanto sono gli importi e i costi dei servizi forniti. Su questo ci impegniamo e lo faremo sapere al momento opportuno”.
E’ stata quindi la volta di Ennio Canigiani (Pdl): “Quando 2700 cittadini presentano un documento con osservazioni precise quello della amministrazione comunale non è l’atteggiamento giusto adottato. Vi siete legati ad un cavillo burocratico. Mi sarei comportato diversamente. Restiamo a disposizione del comitato per portare in consiglio comunale le vostre rimostranze”.
Non voleva intervenire ma alla fine è intervenuto anche il sindaco Marco Mazzanti: “Sono persona che ama la verità ed è tanto triste che stasera non sia stata detta da nessuno. Le tematiche della petizione sono state già affrontate in un consiglio comunale aperto con il Cis da noi convocato. Le risposte sono state date alle 2700 firme come previsto dal regolamento: sarebbe stato scorretto non rispettare le regole. Quindi abbiamo risposto in base all’articolo dello statuto comunale vigente che regolamenta la democrazia a Quarrata. Abbiamo risposto alle domande per come si sono svolte le cose e in base alle regole che dobbiamo applicare. Finchè sarò sindaco di Quarrata applicherò le regole fissate”.

“E’ stata confermata – ci ha spiegato al termine della discussione Marco Monacol’arroganza di questo sindaco che alla fine è intervenuto per controbattere alle nostre lamentele. La nostra richiesta era quella di poter capire i costi esorbitanti del Cis che incidono sulla Tares. Il sindaco si esime di parlare ed entrare in merito ai costi del Cis che continua a difendere. Siamo pronti a proporre un referendum per la chiusura dell’inceneritore di fronte ad un aumento ulteriore del bilancio del Cis”

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Ecco il comunicato che, " con espressione di massima sensibilità democratica" , non è stato letto, prima del consiglio comunale.

"Vorremmo rappresentare la grossa delusione dei 2700 cittadini di Quarrata, che, con la firma della petizione si illudevano di iniziare un percorso di partecipazione democratica.
La raccomandata in stretto dialetto politichese, con la quale abbiamo ottenuto la risposta del sindaco, sull'argomento gestione dei rifiuti, è un arrogante rifiuto al confronto civile, un disprezzo alla trasparenza e una grave offesa a quella parte della città che aveva creduto alle promesse elettorali.
Chiedevamo un confronto civile, una maggiore partecipazione e una maggiore trasparenza nella gestione dei rifiuti. Abbiamo avuto come risposta chiusure a riccio, disinformazione e . E tutto questo sarebbe già inaccettabile ma diventa amaramente comico se lo associamo alla ridicola organizzazione della raccolta porta a porta iniziata nel mese di novembre. L’amministrazione comunale avrebbe potuto cogliere l’occasione per coinvolgere la cittadinanza in una avventura difficile ma costruttiva. Le critiche che stanno ottenendo sono il frutto del comportamento presuntuoso ed arrogante.
La nostra risposta sarà un impegno straordinariamente democratico che coinvolgerà l’intera città e che farà finalmente capire che la stagione della vecchia politica è finita.
Il treno per la nuova era è passato questo autunno, ci dispiace che non l’abbiate preso. Sarebbe stato un bel viaggio che comunque noi abbiamo intenzione di continuare.. con voi o senza voi".
 

Andrea Balliquesto sarebbe già inaccettabile, ma diventa amaramente comico se lo associamo alla ridicola organizzazione della raccolta porta a porta iniziata nel mese di novembre.
L'amministrazione comunale avrebbe potuto cogliere l'occasione per coinvolgere la cittadinanza in un avventura difficile, ma costruttiva. Le critiche che stanno ottenendo sono il frutto del comportamento presuntuoso ed arrogante.
La nostra risposta sarà un impegno straordinariamente democratico che coinvolgerà l'intera città, e che farà finalmente capire che la stagione della vecchia politica è finita.
Il treno per la nuova era è passato quest'autunno, ci dispiace che non l'abbiate preso. Sarebbe stato un bel viaggio, che comunque noi abbiamo intenzione di continuare...con voi o senza voi?"
Un sentito grazie a tutti i pervenuti.


 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Strano paese il nostro. Dai il tuo voto, cioè la tua fiducia, a delle persone per rappresentarti e poi vuoi fare un "comitato per la partecipazione democratica" per presentare le tue istanze. E il bello è che il "comitato democratico si sente pure legittimato a superare democraticamente un regolamento che pure esiste e che tutti dovrebbero rispettare.

Lorenzo Rossomandi ha detto...

Non sono un anomimo, mi chiamo Rossomandi Lorenzo e vorrei sottolineare che lo strano paese lo abbiamo costruito con il silenzio e la supina accettazione delle decisioni di chi ci rappresenta. Se un' amministratore è nel giusto si applaude, se sta sbagliando lo si deve indicare nelle sedi opportune. Ieri sera nessuno voleva infrangere le regole e nessuno le ha infrante. C'è stata una richiesta, che ai termini di regolamento, è stata rifiutata. Punto! nessuno ha gridaro allo scandalo. Il comitato non si è mai sentito legittimato a superare nessuna regola. Altresì, qualcuno, probabilmente, si sente sempre meno legittimato a rappresentare la cittadinanza.

Anonimo ha detto...

Anch'io non mi nascondo dietro un "ANONIMO ", mi chiamo Marco Monaco e sono la persona che ieri sera ha rappresentato simbolocamente 2700 persone che hanno firmato una petizione con precise richieste alla amministrazione .
A tali richieste è stato risposto solo in modo personale .
Il sottoscritto ha fatto richiesta a tutta la giunta di poter leggere un documento Interpellando prima il
Presidente , dopo una consultazione di tutti i consiglieri , i quali in maggior parte erano d'accordo il Sindaco ha imposto che non venisse concessa .
Io e tutti i presenti senza alcuna rimostranza e coscienti Delle norme ci siamo accodati in silenzio negli spazi concessi !
Un consigliere , di sua spontanea volonta ha letto il documento , chiaramente perche le norme gli concedevano di farlo .
Sig ANONIMO dov'è in tutto questo l'abuso delle regole ???
Il nostro è veramente uno strano paese !!
Anonimo probabilmente oltre che anonimo sei anche assente e o fantasma perchè ieri sera se c'e stati qualcuno che non ha rispettato le regole è questa amministrazione che in 2 anni e quattro mesi non è riuscito a fare il bando per i servizi cimiteriali , lasciando incarichi assurdi ai soliti noti alla modica cifra di 400.000 € ! Questo è non rispettare le regole !!! Caro anonimo
Faresti meglio a essere presente , perchè chi hai votato forse le regole non le rispetta in pieno per primo !!!

Marco Monaco

Anonimo ha detto...

Voglio anch'io dire la mia sul deprimente consiglio comunale di ieri sera i nostri amministratori ci devono dire a chi rispondono ai cittadini che li hanno eletti No!!!! lo abbiamo visto chiaramente e allora a Chi???un'altra cosa ho notato ieri sera !!! in un comune dove è stato cambiato lo statuto e dichiarato l'acqua non è una merce dove il sindaco prima di essere eletto ha firmato un contrattino (simbolico ) ma lo ha fatto sotto mia richiesta in un'assemblea pubblica che avrebbe fatto di tutto per ripublicizzare l'acqua , non ha preso nessuna difesa dei suoi cittadini con il presidente di Publiacqua accanto al consiglio comunale del 14/11/2013 e nemmeno con il dott. ASL quando ha dichiarato la qualità dell'acqua di Quarrata , In compenso si vede chiaramente la volontà dell'amministrazione che publicizza il gestore publiacqua esibendo in consiglio le bottiglie dell'acqua con lo stemma del gestore , mi chiedo? è quella che bevono i cittadini con il tetracloroetilene o quella minerale comprata alla coop?

Rosanna Crocini (da Facebook)