mercoledì 8 maggio 2013

Approvato a maggioranza il bilancio di previsione 2013 del Comune di Serravalle. La linea di scelta di solidarietà tra generazioni e quella dei tagli a confronto. Invariate le tariffe scolastiche. Con la Tares previsti aggravi per famiglie e aziende. Gli investimenti. Le altre novità.


SERRAVALLE PISTOIESE_ Un consiglio comunale dove maggioranza e opposizione si sono confrontate su vari punti quello di ieri sera, 7 maggio, e che ha portato all’approvazione del Bilancio di previsione 2013, una manovra che si assesta, per la parte corrente, sugli 8 milioni e 646 mila euro, con 12 voti a favore e i 5 contrari dei due gruppi di minoranza.

Nel lungo dibattito, che si è chiuso all’una di notte, si sono confrontate la linea “di scelta di solidarietà tra generazioni”, come è stata definita il sindaco Patrizio Mungai, e che caratterizza il nuovo bilancio e quella dei “tagli” che, in generale, ha contraddistinto le proposte delle due opposizioni.
Prima della discussione, su richiesta del capogruppo di Serravalle Futura, Federico Gorbi, è stato osservato un minuto di silenzio per Giulio Andreotti, con la sola esclusione di Roberto Daghini (Federazione della Sinistra) che ha preferito allontanarsi. 


BILANCIO: TRA NOVITA’ E CONFERME

Come spiegato dall’assessore Daniele Fedi, il quadro entro il quale la giunta ha lavorato presentava delle criticità: l’introduzione della Tares, l’incertezza sull’Imu, i vincoli del Patto di Stabilità e una situazione economico-sociale dai tratti spesso drammatici: “La nostra volontà si evidenzia nell’aver voluto mantenere invariate le tariffe dei servizi alla popolazione e il sostegno alle fasce deboli della nostra comunità. Una politica che attueremo aumentando l’addizionale comunale Irpef di 0.3% punti, portandola cosi allo 0.7%, ma alzando l’esenzione fino a 12.000 euro di reddito, che porterà i cittadini esentati da 1.700, con la precedente addizionale, ai 3.000 cittadini”.
Una scelta che prevede di “spalmare” sulla popolazione, occupata e con reddito, alcuni costi, anziché intraprendere la via degli aumenti: “Dovendo scegliere tra aumentare le tariffe dei servizi oppure le tasse, noi preferiamo questa seconda strada, con tutti gli accorgimenti possibili come l’innalzamento dell’esenzione Imu a 300 euro, o l’esenzione fino ai 12.000 euro di reddito per l’addizionale comunale – ha sottolineato il sindacoLa nostra è una scelta di solidarietà tra generazioni, dove chi ha di più, aiuta chi ha meno” ha spiegato il sindaco Mungai.
Quindi mensa, scuolabus e nidi d’infanzia mantengono invariate le tariffe (quelle di scuolabus e nidi sono le più basse della provincia). Vengono mantenute le stesse fasce Isee, non ci sarà nessuna riduzione sul Sociale: “e questo nonostante il costo dei servizi sia aumentato” ha sottolineato l’assessore e vice sindaco, Simona Querci


LE SCELTE PER LIMITARE L’IMPATTO DELLA TARES 

Il sindaco PatrizioMungai
Novità del 2013, introdotta dal precedente governo, sarà la nuova tassa sui rifiuti, la Tares: “Che determina gli oltre 2 milioni di euro di un bilancio che sarebbe rimasto sui 6 milioni, ma soprattutto – ha spiegato il Sindaco - nonostante il costo del servizio rifiuti sia invariato, e quindi, con il vecchio meccanismo, non ci sarebbero stati aumenti di sorta, l’introduzione della Tares comporterà un mutamento. Ci sarà un aggravio per famiglie e aziende, che abbiamo cercato di contenere con degli accorgimenti introdotti in base alle caratteristiche del nostro territorio, dove il 65% degli immobili sono abitazioni private”ha detto Mungai.
Nello specifico è intervenuto l’assessore Luca Santucci: “La scelta è stata quella di gravare il meno possibile sulle famiglie, che, per una famiglia tipo (3/4 persone su 100 mq), avrà un aumento medio di circa il 12%, pari a circa 25 euro annui”.
Inoltre sono previsti sconti, che si aggirano sul 15%, per alcune attività come bar, ortofrutta, pizzerie, ristoranti, pescherie, fiorai…


IL FONDO DI SOLIDARIETÀ

Sarà mantenuto il fondo di solidarietà, che ammonta a 15 mila euro, rivolto a chi ha perso il lavoro. Ci saranno migliorie al regolamento d’accesso, debitamente concordate anche con i sindacati.

INVESTIMENTI: LA SCUOLA DI MASOTTI

 

Dopo i grandi investimenti degli anni precedenti, quest’anno, anche per i vincoli del Patto di Stabilità, ci concentreremo sull’ampliamento della scuola di Masotti mentre è rimandato al 2015 la costruzione dell’asilo nido di Casalguidi” ha spiegato l’assessore Santucci. Un progetto legato alla vendita degli edifici “liberati” con l’apertura del nuovo Polo Scolastico: le ex elementari di Cantagrillo e villa Montaletto, con lo spostamento, il prossimo settembre, dei piccoli del nido Coccinella nella parte antisismica delle scuole di via Fucini di Casalguidi.


IL CONFRONTO CON LE OPPOSIZIONI

 

Varie le proposte di tagli da applicare proposte dalle opposizioni, sulla cui praticabilità sono intervenuti, a seconda della delega, i vari assessori chiarendo perché le proposte non erano state accolte. Tra esse, quella del PdL che proponeva di assegnare lo sporzionamento dei pasti mensa ai ragazzi del servizio civile, togliendolo alla ditta esterna: “Scelta che ha comportato un rialzo del servizio da 69 mila a 120 mila euro”. 
L’assessore Querci, ricordando che la cifra finale è data dalla somma di un euro a pasto, ha risposto ricordando che i ragazzi del servizio civile sono assegnati al Comune dalla Regione Toscana, in base a progetti socioculturali precisi e non possono essere distolti da essi.
Anche il trasferimento all’interno del palazzo comunale dell’Ufficio Turistico, proposta da Serravalle Futura, è impraticabile.
Come spiegato da Querci: “La Regione ha normato sulle caratteristiche della struttura che ospita gli Uffici Turistici e sul personale che ci lavora, che deve avere precisi requisiti, tra i quali la conoscenza di più lingue. Sul costo dell’affitto (6.600 euro l’anno), la sua stipula ha permesso di rescindere i contratti di due locali, i cui costi sommati erano superiori”. 

Per quando riguarda le spese degli scuolabus, punto messo a fuoco da Serravalle Futura, si è ammessa la necessità di rinnovare i mezzi e di procedere con l’affidamento della manutenzione tramite una gara pubblica.
Anche sui 25 mezzi del Comune, “uno ogni tre dipendenti” ha evidenziato Gorbi, capogruppo SF, il sindaco ha contro ribattuto dicendo: “Non generalizziamo, i mezzi di servizio, dei quali il Ministero ci chiede conto, sono 5: l’auto della segreteria, due dell’ufficio tecnico, uno della pubblica istruzione e l’ultimo dei servizi sociali. Gli altri sono mezzi operativi: scuolabus, auto dei vigili e autocarri. Nello specifico, l’autoscala ha un uso annuale, impiegata per interventi sui lampioni. Se ci sbarazziamo dei mezzi, dobbiamo affidare all’esterno il lavoro che i dipendenti fanno internamente: si tratta di scelte”.



Fonte: Ufficio Stampa-Comune di Serravalle Pistoiese

1 commento:

Unknown ha detto...

Ma se i contribuenti del Comune di Serravalle soggetti all'addizionale Irpef sono 6.212, come è possibile che 3.000 siano esenti? Significherebbe che quasi la metà della popolazione di Serravalle dichiara meno di 12.000 euro all'anno! Avremmo cioè il comune con i cittadini più poveri di tutta la provincia. La verità però è un'altra. I cittadini che erano esenti fino allo scorso anno erano circa 800. Ora saranno circa 600 in più, per un totale di 1.400. In compenso tutti gli altri pagheranno molte più tasse e anche i servizi, che secondo Fedi e il Sindaco Mungai non subiranno variazioni, andranno di fatto ad aumentare. Infatti se nel 2012 la percentuale di copertura da parte dei cittadini del costo dei servizi era pari al 29%, nel 2013 sarà del 33%. Quindi servizi più cari e più tasse per tutti.