lunedì 6 maggio 2013

Degrado e civiltà: incuria e divieti nel Comune di Serravalle Pistoiese. La problematica degli spazi e degli accessi per i cani. Una lettera aperta di Gabriele Massi.


SERRAVALLE PISTOIESE_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo:

Chi scrive è un cittadino di Casalguidi ( purtroppo aggiungerei..  che è davvero sconvolto dalla pessima gestione generale del Comune di Serravalle P.se, dove abbiamo praticamente piccole discariche a cielo aperto ( se vuole le documenterò con foto), dove la gestione della cosa pubblica sembra risalire agli anni più bui della prima repubblica (non che la seconda o la terza siano migliori..) e dove l'arroganza degli amministratore nei confronti dei cittadini (soprattutto verso quelli che non hanno votato per loro) è davvero incredibile, irritante direi. 
Ma non voglio parlare di troppi argomenti. In questo articolo mi vorrei soffermare sulla problematica degli spazi e degli accessi che il Comune prevede per i cani.
A Casalguidi non esiste nessun luogo, neanche minuscolo, dove poter portare i cani a fare giusto 20 metri senza guinzaglio, intendo senza violare la legge, visto che molti miei concittadini lasciano liberamente scorrazzare i propri cani per le vie del paese i quali naturalmente depositano i loro bisogni senza che nessuno li raccolga , violando , oltre che le normali regole di convivenza civile e le leggi in materia, le regole sanitarie più comuni.
Inoltre in quasi tutto il Comune sono stati tolti praticamente i cestini a causa della raccolta differenziata e solo dopo mille mail mandate a tutti i rappresentati dell'amministrazione comunale sono stati montati solo un paio di raccoglitori per le deiezioni dei cani purtroppo poco utilizzati dai maleducati che non intendono fare la fatica di cercarli .
In quasi tutti i luoghi pubblici del Comune esistono cartelli che vieterebbero l'ingresso ai cani, cosa che è in palese violazione con tutte le leggi in materia, soprattutto in relazione alla legge regionale 24 del 2011 ma il Comune non interviene e non fa togliere tali cartelli, ma soprattutto la cosa più grave che in tutto il paese di Casalguidi esiste un solo giardino pubblico, tenuto anche molto male con le panchine tutte rotte e che si allaga dopo una breve pioggerella, ma dove però i cani non possono neanche entrare quindi non solo non sostare ma neanche passarci all'interno.
Mi piacerebbe capire il perchè di tutto ciò... una mamma che porta un bambino/a al giardino e ha un cane, dove lo mette? La legge e il buon senso direi prevederebbero apposite zone per lasciare i cani casomai per qualche motivo particolare ne fosse vietato l'accesso in luoghi pubblici...
Ma l'apoteosi credo sia rappresentato dalla foto che le allego , il divieto di accesso ai cani all'interno della piazza principale del paese.... questa proprio mi sembra discriminazione , ignoranza e cattiveria.
Tale cartello di divieto di accesso fa riferimento tra l'altro a un numero di ordinanza che non è neanche indicato...
Chi le scrive è un cittadino con una figlia e due cani.. che ogni volta deve scegliere se portare fuori i cani o la figlia... che quando deve portare i cani deve recarsi o allo sgambatoio di Quarrata o a quello di Pistoia ... del resto cosi come quando vuole portare la figlia in un giardino degno di questo nome .
Chiuderei con una frase celebre del M. K. "Mahatma" Gandhi : La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali

Gabriele Massi

1 commento:

Anonimo ha detto...

E' possibile che con tutta la campagna aperta che c'è a Casalguidi si voglia per forza portare i cani in piazza? Casale è diventata forse una Megalopoli?