FIRENZE-PISTOIA - La Regione Toscana ha approvato le relazioni finali conclusive dei primi 4 progetti integrati di filiera (Pif) che hanno partecipato al bando attivato nel 2011. I quattro progetti fanno parte dei 15 che sono risultati finanziabili, su un totale di 21 progetti arrivati, e che hanno interessato la filiera cereali (5 Pif), per un importo complessivo di 10,4 milioni di euro; le filiere zootecniche (5 Pif), per un importo complessivo di 7,7 milioni di euro e altre filiere (5 Pif) per un importo complessivo di 6,4 milioni di euro.
Due dei quattro progetti approvati riguardano da una parte il vivaismo pistoiese e dall’altra l’olio del Montalbano.
Due dei quattro progetti approvati riguardano da una parte il vivaismo pistoiese e dall’altra l’olio del Montalbano.
Il progetto “Pistoia: gli stilisti del vivaismo” vede come azienda capofila l’azienda Agricola Vannucci Piante. Gli investimenti totali ammontano a 4.462.925,00 euro. Il contributo della Regione è pari a 1.999.870 euro.
Tramite la realizzazione del progetto si è creata una "rete" fra più aziende, ognuna specializzata in un fase o in un prodotto e tutte insieme tese ad offrire sul mercato una gamma merceologica completa e di alta qualità. Ciò ha permesso anche la riduzione in maniera sostanziale dei consumi idrici, ma soprattutto il miglioramento delle condizioni di vendita grazie alla programmazione della produzione e alla creazione di una vetrina dedicata all'esposizione e commercializzazione.
Sono stati inoltre realizzati 10 ettari tra nuovi vivai e ristrutturazione completa di impianti obsoleti. I nuovi vivai sono stati dotati d'impianto irriguo a goccia, che permette un sostanziale miglioramento ambientale con risparmio idrico superiore al 25%. E' stato realizzato un vivaio esposizione, denominato, Pistoia Nursery Park, in cui vivaio sono raccolte circa 1.500 piante.
L’altro progetto approvato “Montalbano: un olio da sogno” ha come azienda capofila l'Oleificio Cooperativo Montalbano. In totale gli investimenti assommano a 3.435.828 di euro. Il contributo della Regione è di 1.486.142 euro.
Il progetto ha permesso di rilanciare il territorio del Montalbano e del Circondario Empolese, un'area ad elevata vocazione olivicola, attraverso azioni volte a consolidare la filiera olivo-oleicola esistente garantendo la commercializzazione di un prodotto di alta qualità e allo stesso tempo remunerativo, nel rispetto della sostenibilità ambientale ed economica.
Il progetto ha permesso di rilanciare il territorio del Montalbano e del Circondario Empolese, un'area ad elevata vocazione olivicola, attraverso azioni volte a consolidare la filiera olivo-oleicola esistente garantendo la commercializzazione di un prodotto di alta qualità e allo stesso tempo remunerativo, nel rispetto della sostenibilità ambientale ed economica.
Le azioni principali riguardano la meccanizzazione delle operazioni colturali per l'abbattimento dei costi di produzione (acquisto di macchine ed attrezzature che agevolino le operazioni colturali e la raccolta); l'ampliamento dell'oleificio per il contenimento del picco produttivo concentrato nell'arco di un mese circa; l'ampliamento della capacità di stoccaggio del prodotto finito attraverso l'acquisto di serbatoi termo-condizionati; l'installazione di una centrale termica per il reimpiego del nocciolino come combustibile; l'incremento dell'attività di informazione e promozione del prodotto a cura del Consorzio per la tutela dell'Olio Extra Vergine di Oliva Toscano Igp.
Cosa sono i Pif
I Progetti integrati di filiera sono lo strumento contenuto nel programma di Sviluppo rurale 2007-2013 per garantire un maggiore equilibrio nelle principali filiere agroindustriali regionali e un reddito più equo a tutti i protagonisti: produttori, trasformatori, commercianti.
Il Pif prevede l'aggregazione dei vari soggetti e la sottoscrizione di un apposito "accordo di filiera" che disciplina gli obblighi e le responsabilità reciproche, sia per la fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale, sia per la realizzazione degli investimenti necessari.
Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai Pif, rappresentano un forte impulso allo sviluppo ed all'integrazione delle produzioni locali, poiché l'aggregazione dei soggetti che le costituiscono permette di superare la frammentazione che caratterizza gran parte delle aziende toscane. Le parole chiave di questo strumento sono infatti oltre all'integrazione aggregazione: innovazione, salvaguardia ambientale, recupero di risorse e filiere locali.
Cosa sono i Pif
I Progetti integrati di filiera sono lo strumento contenuto nel programma di Sviluppo rurale 2007-2013 per garantire un maggiore equilibrio nelle principali filiere agroindustriali regionali e un reddito più equo a tutti i protagonisti: produttori, trasformatori, commercianti.
Il Pif prevede l'aggregazione dei vari soggetti e la sottoscrizione di un apposito "accordo di filiera" che disciplina gli obblighi e le responsabilità reciproche, sia per la fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale, sia per la realizzazione degli investimenti necessari.
Gli accordi di filiera, sottoscritti grazie ai Pif, rappresentano un forte impulso allo sviluppo ed all'integrazione delle produzioni locali, poiché l'aggregazione dei soggetti che le costituiscono permette di superare la frammentazione che caratterizza gran parte delle aziende toscane. Le parole chiave di questo strumento sono infatti oltre all'integrazione aggregazione: innovazione, salvaguardia ambientale, recupero di risorse e filiere locali.
Fonte: Toscana-Notizie
4 commenti:
Ma i piantaioli quando cominceranno a pagare un po' di tasse, di quelle vere?
Se c'è un bando di finanziamento lo prende sicuramente i vivaisti milioni di euro per avvelenarci !!!! chiedo perchè non si finanziano solo quelle aziende che non usano pesticidi???questa categoria porta tanto lavoro è vero ma sta avvelenando tutte le falde acquifere della Provincia di Pistoia , non pagano tasse per case (ville) capannoni serre ecc.. se tira vento chiedono i danni se nevica chiedono i danni se piove chiedono i danni e gli vengono dati i riosarcimenti (categoria Protetta ) in più usano acqua di falda per annacquare e a noi tocca bere quella di superfice con tutti i pesticidi che buttano Bravi e brava la Brameirini
Rosanna Crocini (da Facebook)
Ignoranza e qualunquismo sono sempre dietro l'angolo... se fosse così facile avanti non mancano ne' terreni ne' aziende in vendita a buon prezzo...
Non è possibile che sempre i vivaisti prendano fior di milioni in fondi e finanziamenti, per inquinare con diserbandi e pesticidi acqua, aria e terra!Gli impianti a vasetteria sono industrie insalubri e nocive, a stretto rischio idrogeologico per l'impermabilizzazione del suolo di tutta la piana. Sarebbe l'ora che la Regione faccesse pagare a questi signori,le tasse come a tutti noi poveri cristi, i nostri soldi devono andare solo all'agricoltura vera e propria!
Posta un commento