QUARRATA_ Con un comunicato stampa l’area organizzazione del coordinamento provinciale del Pd pistoiese ha ufficializzato la candidatura di Giovanni Dalì e di Marco Mazzanti alle primarie di coalizione come esponenti del Partito Democratico dell’Unione Comunale di Quarrata.
Al termine per la presentazione delle firme- dopo le verifiche sulla documentazione giunta- Giovanni Dalì è risultato candidato con 13 firme sui 34 componenti dell’Assemblea comunale e Marco Mazzanti con 15 firme sui 34 componenti della stessa assemblea.
Ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto nazionale, comma 3, gli iscritti al Pd potevano infatti “avanzare la loro candidatura qualora fosse stata sottoscritta da almeno il trentacinque per cento dei componenti dell’Assemblea del livello territoriale corrispondente, ovvero, da almeno il venti per cento degli iscritti nel relativo ambito territoriale”.
Nulla di nuovo quindi a quanto avevamo da tempo preannunciato: il Pd locale individuerà il proprio candidato sindaco dunque all’interno di due rappresentanti dell’attuale giunta Sabrina Sergio Gori.
Ai nostri lettori sottoponiamo anche l’interessante lettura di quanto ha scritto oggi sul blog “Quarratanews” Edoardo Bianchini.
Nel post dal titolo “Sinistra a due candidati per una ventata di niente” Bianchini parla anche del Pd e della “rinuncia” di Claudio Bonfanti che come ha dichiarato oggi al “Tirreno” attesta “il pieno fallimento del suo partito”.
“Il mio intervento – ha detto nell’intervista Bonfanti - voleva servire ad agitare le acque, a sollecitare un’apertura del partito verso le forze buone e valide presenti nella società civile. Invece questo non è avvenuto. L’unica sconfitta che vedo è proprio questa: l’assenza del confronto. Le candidature ancora una volta si sono decise all’interno delle stanze del partito”. Bianchini va oltre e parla delle “due aree limitate e indistinte, quantomeno ondeggioni (riferendosi a Sinistra Ecologia Libertà e Idv), “due emanazioni che mettono e tolgono le loro radici dal Pd a seconda dei casi e delle persone attuali”
Dall’altra parte “gli altri” – scrive Bianchini – “che potrebbero troncare la recessione imposta dalla provvida inefficiente e supponente sinistra sabriniana, con tutta la serie dei filtri esclusori” rischiano però “di fare il gioco delle nullità di sinistra”.
Le candidature di Dalì e Mazzanti, per certi versi- aggiungiamo noi - rappresentano la lotta tra le due “anime” di un partito ancora legato ai vecchi schemi e alle ideologie del passato- il Pci da una parte (Mazzanti) e la Dc (Dalì) dall’altra.
Un partito che a Quarrata vuole presentarsi unito ma in realtà non lo è. Un partito che parla ora di confronto
Intanto in attesa della presentazione ufficiale di Marco Mazzanti all’elettorato (in programma per venerdì 23 dicembre alle ore 21 al “Parco Verde”) è di oggi un intervento "tempestivo" del sindaco Sabrina Sergio Gori sulle “Primarie”.
Il sindaco uscente lo ha fatto con un documento dal titolo “Perché le primarie servono” pubblicato sul proprio blog dove parla di “fase delicata” .
Riferendosi ai due assessori candidati e al confronto di due “personalità diverse” auspica “ricchezza al confronto, lealtà nei comportamenti e impegno per il futuro” e conclude con una “convinzione” : “Sembra un paradosso ma io sono convinta che vinceranno tutti perché la vittoria vera sarà portare tante persone a parlare di politica, perché senza politica la nostra è una società meno coesa e fatta di troppe solitudini”.
Ecco il testo completo:
“ Il mondo si muove se noi ci muoviamo
si muta se noi mutiamo,
si fa nuovo se qualcuno si fa nuova creatura.”
Don Primo Mazzolari
“Le primarie rappresentano la possibilità di misurare candidati ed esperienze diverse, per alimentare un dibattito interno ed esterno sui grandi temi della politica.
Per questo motivo è necessaria per una scelta consapevole da parte dei cittadini rispetto alle proposte sulle vere questioni che gli amministratori si trovano ad affrontare ogni giorno.
Si comincia dalla economia, per cercare di affrontare la crisi, i motivi che l’hanno generata e le risposte che si vogliono dare, per andare avanti sui grandi temi dei servizi pubblici locali, come la gestione dell’acqua, da affrontare in modo non ideologico, ma a partire dai bisogni dei cittadini.
Presentarsi con un ventaglio di idee e progetti significa arricchire il dibattito e dare modo ai cittadini di riflettere sui grandi temi, come la partecipazione e le grandi scelte infrastrutturali di cui necessita la nostra città, per non rimanere indietro rispetto ai tempi che corrono.
Per questo motivo è strategico e necessario un confronto tra le varie idee politiche in campo, non confinato a mere scelte di potere legate a piccoli interessi di bottega, ma allargato per poter non solo vincere ma governare, senza rimandare tutto, sempre e comunque, in una politica di piccolo cabotaggio, slegata dal sogno di creare futuro e speranze.
Il PD è nato con la scelta delle primarie, per dare voce alle idee e spazio ad un confronto leale e produttivo, in quanto si possono così portare a confrontarsi anche persone con sensibilità diverse, provenienti da mondi che possono e debbono dialogare insieme.
La bella politica è quella affrontata a viso aperto, con spirito di servizio, quella che accetta anche punti di vista differenti e cerca la sintesi tra loro, non per compromesso ma con spirito costruttivo, quella che permette alle persone di esprimere le proprie idealità.
Le primarie sono una occasione straordinaria di crescita per tutti, nessuno escluso, occasione speciale per richiamare tanta gente ad appassionarsi di politica, perché è necessario contrastare il qualunquismo che delegittima ogni Istituzione. Il Comune è il luogo più vicino ai cittadini e, poichè la cosa pubblica è di tutti, ognuno ha il diritto e il dovere di partecipare per garantire la democrazia.
Si apre una fase delicata, in cui si confronteranno personalità diverse, che apporteranno ricchezza al confronto, lealtà nei comportamenti, passione e impegno per il futuro, che verrà disegnato dai tanti che prenderanno parte alle primarie.
Sembra un paradosso, ma io sono convinta che vinceranno tutti, perché la vittoria vera sarà portare tante persone a parlare di politica, perché senza politica la nostra è una società meno coesa e fatta di troppe solitudini.
Sabrina Sergio Gori
28 commenti:
Non ho ancora avuto il tempo di leggere il commento del sindaco, ma mi sono soffermato sui primi righi. Di nuovo una citazione. Non ne possiamo più. Io credo che chi continuamente come lei scrive, legge, declama citazioni è perché non ha niente da dire di proprio.
L.S.
difronte a questo modo di fare politica non c'è niente da dire.
è il vuoto più assoluto
idv e sel che faranno
si accoderanno come cammelli
Grazie dell'ospitalità, caro Andrea. E continua a informarci sulle due anime del Pd di Quarrata.
Edoardo Bianchini
mica sempre le citazioni sono inutili...
mi viene in mente ad esempio questa, indicata soprattutto per il pd nazionale e buona anche per il pd di quarrata:
"ex nihilo nihil fit" (nulla viene dal nulla - Lucrezio)
Domenico Alferi
Le citazioni sono utili quando chi le pronuncia ha anche qualcos'altro di proprio da dire. Rubare il cervello ad altri non è un talento. Io penso che Mazzanti, persona che non ricorre a citazioni o a particolari sofismi, sia una buona persona, capace di ascoltare, e, di conseguenza, un buon sindaco, specie se affiancato dalla giusta squadra. Magari con qualche ragazzo o ragazza giovane (e quindi meno prudente) nelle posizioni giuste. Io ci spero. Voi fate un po'. Non cerco chissà cosa, ma solo persone disponibili ed oneste, dato che in politica, oggi, non ve ne sono più.
O bonfanti, ma che ragioni, tu sei li a farti manovrare peggio di tutti gli altri!
a forza d'intellettuali come l'alferi quarrata è finita com'è
Intellettuali?!
Ahahahahahahah!
Non scomodate il concetto di intellettuale, che è troppo complesso per menti semplici come voi...
Accontentatevi della mediocrità che passa il convento!!!
Domenico Alferi
Andiamo tutti a ripetizione dalla Mente non-semplice per apprendere la sua non-mediocrità.
O solito anonimo, e ti farebbe bene studiare un pò: almeno potresti dire meno sciocchezze!
Buone Feste a tutti, anche a quelli che parlano senza sapere quel che dicono (che il Signore li perdoni)!
Domenico Alferi
Beato te Alfieri che conosci la Verità! Il semplice fatto di esprimersi con parole argute o citare frasi in latino o concetti filosofeggianti non è sinonimo di intelligenza o di superiorità concettuale. Anzi il più delle volte si dimostra di parlare con idee di altre persone senza portare niente di proprio e questo si chiama pappagallismo.
E spesso accade che chi ha una formazione culturale più elevata dimostri di avere pregiudizi sugli altri che non l'hanno anche a parità di Q.I., evidenziando la propria ipocrisia in tema di tolleranza e razzismo.
Auguri anche a chi si crede Unto da Athena dea della Sapienza e dell'Intelletto!
L’intervento di Solito Anonimo mi permette di fare una riflessione.
Vorrei quindi spiegare, facendo nomi e cognomi per chiarezza, perché non voterò Marco Mazzanti alle prossime elezioni di Quarrata.
Premetto che non ho alcuna volontà di tornare a fare politica: spero che questo possa sgombrare il campo da retropensieri, e possa permettere a chi legge di cogliere solo la parte critica e costruttiva di quanto scriverò.
Per la gioia del nostro Anonimo, e per far sì che non si sbagli più su chi ha veramente le responsabilità dello stato politicamente ed economicamente pietoso di Quarrata, specchio del livello nazionale, dirò che sono stato consigliere comunale di Quarrata con la Sabrina, ma solo per brevissimo tempo.
Pensavo ai tempi che essere di sinistra comportasse una “superiorità morale”, e su questo mi sbagliavo. Ed in ogni caso, al governo c’era Berlusconi, e non credo ci sia mai stato livello più basso nella politica italiana del dopo guerra: anche un cane avrebbe amministrato e ci avrebbe rappresentato meglio.
Mi permetto quindi e adesso di confutare uno dei punti espressi dall’Anonimo Quarratino: no, io non ho contribuito a portare Quarrata al punto (bassissimo) in cui oggi è.
Dopo alcuni mesi di politica, infatti, mi sono reso conto che il mio partito, i DS, non sempre effettuavano scelte che andavano incontro alle esigenze della collettività; spessissimo questo avveniva su indicazioni provenienti “dall’alto”.
Potrei citare l’inceneritore, o la politica dell’acqua, delle casse d’espansione, dei lavori pubblici, senza considerare le questioni etiche.
Inoltre, a seguito della scelta di creare il PD, ho deciso di abbandonare, per ragioni anche e soprattutto legate a che tipo di idea e di idealità per il futuro si prefiggeva questo nuovo partito.
Non coincidendo le idee del PD con le mie, mi sono dimesso… da tutto.
Oggi lavoro, e ne sono felice (specie di questi tempi): se avessi accettato di restare nel PD, probabilmente avrei conseguito anche qualche utilità personale, e comunque avrei continuano, seppur lentamente, a “salire” nella scala gerarchica del partito, in ragione del basso (ancora una volta bassissimo) livello esistente.
Credo si possa dire che questa scelta rappresenti una singolarità ed un’eccezione. Di questa scelta comunque sono personalmente orgoglioso.
Andiamo al punto: il problema non è essere o meno “intellettuali”, la qual cosa almeno nel mio caso ed a confronto con i miei “colleghi” di allora non è in discussione. Non starò qui a spiegare la differenza tra erudizione e cultura: chi mi conosce, sa cosa penso, che idee ho (e se le ho), e cosa avrei voluto per la mia città.
(segue) Domenico Alferi
Aspetto la seconda parte.....un inciso,o meglio, una curiosità, se vuoi rispondere: per chi votasti, la scorsa volta?
Alessandro Cialdi
(segue)
Non ho mai smesso di studiare, di approfondire: ma questa è una “maledizione privata”, e poco importa con la nostra discussione. In ogni modo, su questo tema sono disponibile sempre al confronto, senza timori e anche con una certa dose di gratificazione personale.
Non voglio però che si possa usare la scusa dell’arroganza, o dell’inutile modestia: si tratta solamente di dati di fatto. Occorre smettere di dire di chi critica che è (solo) presuntuoso o poco umile: di fronte al fallimento, forse sarebbe meglio cambiare verso scelte di maggiore qualità.
E questo ci porta al punto: non si può continuare a pensare che si possa scegliere “delle brave persone” per cambiare la realtà… No, questo non basta. Non solo perché se devo farmi operare voglio un chirurgo, e non un liutaio o un operaio metalmeccanico. E non per disprezzo verso il chirurgo o l’operaio, ma semplicemente perché voglio salva la vita.
Ebbene, in questi anni ho conosciuto la Sabrina Sergio Gori, e non credo che abbia fatto bene. Ed ho conosciuto Marco Mazzanti (o Giovanni Dalì), e non credo che abbiano fatto bene, visto che entrambi hanno avallato tutte le scelte della Sabrina.
Si può discutere sulla mia opinione, ma non sul fatto che Quarrata sia messa male.
Oggi, uno degli aspetti più tristi della vicenda politica quarratina è proprio questo: sino a quando speravano di succedere l’uno all’altro, Marco Giovanni e la Sabrina andavano d’amore e d’accordo, senza sollevare il minimo dubbio, e soprattutto senza discutere con la collettività le loro scelte.
Appena l’una ha provato a fregare l’altro, ecco che si è scatenata la critica, e la contrapposizione.
Era un argomento che avevo già sollevato dopo le critiche di Claudio Bonfanti alla Sabrina: ebbene, come segretario dei DS Claudio non aveva detto una parola, per disciplina di partito come si diceva una volta, per contrastare l’involuzione in cui ci si stavano cacciando i DS creando il PD.
Oggi, la cosa più ridicola è che i candidati del PD richiamino il concetto di partecipazione, quando proprio questa è mancata nei DS e poi nel PD.
Veniamo all’ultimo punto: in questa epoca di “passioni tristi” (già, basterebbe leggere e studiare un po’, e si scoprirebbe che le cose sono state già tutte trattate, proprio da quegli intellettuali che oggi vogliamo far passare per “estrosi stronzi arroganti inutili”), come si può pensare che persone prive di fantasia, e di coraggio nel rischiare di innovare, e senza altra capacità che la buona volontà ed un minimo di conoscenza della macchina amministrativa, possano essere in grado di invertire la tendenza al fallimento ed alla passività che la nostra città sta riscontrando da lungo tempo?
Chi non rischia viene premiato, in questa società oscena, e chi obbedisce sale, anche se il prezzo è il mantenimento delle lobbies e dello stato di fatto che ci hanno condotto a questa incresciosa situazione.
Questa è stata la tragedia del PCI da Berlinguer in poi: una macchina infernale di mediocri burocrati che hanno scelto allievi ancor più mediocri per non essere messi in ombra. Ebbene, questo si deve combattere.
E non meglio stanno alcune forze che nell’attuale maggioranza si riconoscono o si sono riconosciute.
C’è bisogno di “gente nuova”, dotata di competenza e passioni vere.
Un mediocre può essere comunque una buona persona ed un buon amico, ma non certo un leader cui affidare il miglioramento di una collettività emotivamente affranta e economicamente allo stremo.
Inviterei quindi anche il nostro ospite, Andrea Balli, a sottolineare con i suoi articoli il fatto che probabilmente, nel dibattito attuale, si eccede nel gossip e nell’attacco personale, ma non si dice nulla sulle sostanza delle questioni: quali sono le proposte dei politici, e come pensano di attuarle con i pochi mezzi che hanno a disposizione?
Io aspetto, come cittadino e ancor più come uomo: e non voterò mai più “turandomi” il naso.
Domenico Alferi
ciao alessandro, e auguri. in risposta alla tua domanda, certo non ho votato per la sabrina.
Domenico Alferi
veramente bello lo scritto di domenico alfieri...finalmente qualcuno che dice senza veli come stanno e come sono state le cose a quarrata...quello che emerge maggiormente è il silenzio o al massimo l'accenno di posizione su temi invece importanti da parte di una classe politica si mi spiace dirlo di mediocri...e intendiamoci ,,io non parlo tanto della preparazione culturale ma della mediocrita'nell'esprimere una POSIZIONE CHIARA..tutti figli della vecchia politica del modo vecchio e incomprensibile di fare non fare politica..tutto questo si rispecchia poi anche su una cittadinanza confusa e disinformata che ancora contrappone fascisti a comunisti visto che la classe politica che li rappresenta non sa' farli..non sa' andare oltre..personalmente non voto piu' a quarrata ma come sostiene l'alfieri non avrei ancora un candidato..xche conosco la storia degli ultimi 20anni e forse piu'...e se in passato forse una volta a un ballottaggio mi sono turato il naso oggi assolutamente lo rifarei....vorrei chiudere dicendo...VORREI VEDERE UNA CLASSE POLITICA CORAGGIOSA CHE CHIARAMENTE SI ESPRIMA SU PROBLEMATICHE IMPORTANTI(acqua,rifiuti,piani regolatori ecc ecc)...voglio umanamente bene hai candidati non me ne vogliano...ma...per me le posizioni politiche sono cosa seria...quella serieta' che anche nello scontro piu' cruento fatto comunque di idee deve riemergere altrimenti secondo me la melmosa palude non fara' crescere mai nessuno..CORAGGIO!! guazzini roberto
ciao roberto, e grazie. purtroppo, e come sempre, non mi aspetto molti commenti: capita sempre così, da diverso tempo a questa parte... quel che trovo sconcertante è l'immobilità, la passività della popolazione... anche e soprattutto di quelli "informati"... il fatto che i "protagonisti" restino in silenzio non fa che confermare l'aura di mediocrità che li contraddistingue...
Domenico Alferi
Salve,
sono abituato, per il lavoro che svolgo, a leggere le emozioni tra le righe.
Il malcontento è comune a molti, tutti hanno una loro visione dei fatti e denigrare l'idea di un cittadino è moralmente sbagliato...
gli interventi sono chiari e credo di aver capito il "non detto" dell'amico Alfieri.
ma ho come l'impressione che in tutto questo ci sia del rancore.
cosa che per esempio io non nutro nei confronti dei candidati del Pd..entrambi hanno dato una mano alla nostra Associazione , che oggi come oggi, ha più di 70 iscritti.
il lavoro si è potuto svolgere grazie agli interventi del candidato Dalì e del candidato Mazzanti.
questo non per difendere i nostri candidati, che non ne hanno bisogno, ma per dire al cittadino che se noi esistiamo lo dobbiamo anche a loro.
lo so..siamo una piccola realtà..ma siamo l'unica associazione nel territorio Quarratino che si occupa di teatro...e vuole continuare ad occuparsene andando a votare.
per chi voterò? davvero vi importa? non credo...
un saluto anche all'amico R.Guazzini
tanti auguri ad entrambi
Lorenzo Tarocchi
caro lorenzo, sono contento che tu non provi rancore nei confronti dei tuoi attuali amministratori... forse, però, non hai letto bene le emozioni tra le mie righe: non rancore ma disillusione vi avresti scoperto, se avessi letto con maggiore attenzione... la differenza è enorme... in quanto al tuo intervento, comprendo bene la necessità di promuovere iniziative benemerite come la vostra, ed anche la gratitudine nei confronti delle amministrazioni (e degli amministratori) che si fanno carico di veicolare la cultura... sarebbe come voler parlare male dei nostri datori di lavoro, e ci vedrei un conflitto di interessi... ma il tema della discussione mi pareva un altro... per concludere, chi dice che scegliere amministratori "differenti" rispetto a quelli che hanno gestito la cosa pubblica negli ultimi (almeno) 10 anni (non voglio usare aggettivi che possano implicitamente comportare alcuna denigrazione, per evitare strumentalizzazioni) non permetterebbe di utilizzare meglio le risorse, magari destinandole a finalità più opportune come la cultura...? Domenico Alferi
Domenico, ci conosciamo da diversi anni e benché le nostre idee non collimino su tanti temi,
è sempre piacevole, arricchente e stimolante il confronto e lo scambio d'opinione. Soprattutto quando pone interrogativi, tenta un'analisi della situazione che non sia solo il “mi garba/non mi garba”, “lui mi è più simpatico”, oppure se non riduce le valutazioni a “è un amico”, “grazie a lui ho ricevuto”.
Mi rammarico che dinanzi a delle argomentazioni le risposte siano beffarde, oppure un assordante silenzio: non s'ha capacità di argomentare oppure si pensa che continuino ad essere sufficienti soluzioni facili per non dire semplicistiche, demagogiche o populiste?
Che piaccia o no, in politica come altrove, credo non ci sia bisogno di improvvisazione o di navigazione a vista, di coltivare solo il piccolo, casomai a scapito di una visione che, nel caso di Quarrata, includa un progetto di respiro maggiore a quello che abbiamo vissuto negli ultimi decenni. Si, la crisi non è solo di Quarrata, non è solo del sistema Toscana, va oltre e riguarda soprattutto come porsi dinanzi ad un mondo che non bussa più alle nostre porte ma vi è entrato di prepotenza, scardinando i già fragili equilibri, e senza chiederci il permesso.
Il Comune deve star dietro al suo “piccolo” mondo, ascoltare la gente che ha bisogno dell'istituzione, deve necessariamente avere i piedi piantati per terra per dare risposte, soprattutto quando le risorse diventano scarse. Ma la testa deve essere in grado di comprendere come gira il mondo, se vogliamo tentare di levarne le gambe, e - come scrivi – non è sufficiente “scegliere delle brave persone per cambiare la realtà”.
Occorrerebbero delle brave persone brave.
Una volta erano i partiti che seriamente si ponevano la questione. Poi ha preso il sopravvento altro. E questi sono i risultati di uno scadimento al quale non si è riusciti (o non si è voluto) porre argine. Ma tant'è, trasversalmente, e non solo in politica. Chi ha voglia di conoscere sa: già Platone metteva in guardia dalle conseguenze dei comportamenti demagogici legati all'acquisizione del consenso. La politica affidata all'emozione, casomai “prêt-à-porter”, s'illude di non avere bisogno... con tutto ciò che comporta
Renata Fabbri
mi permetto di estrapolare
"utilizzare meglio le risorse, magari destinandole a finalità più opportune come la cultura...?"
quanto hai ragione!!
spero vivamente che il nostro nuovo Sindaco legga questo post.
Caro Domenico la disillusione non era celata tra le righe era ben evidente e , come tu mi insegni, l'ovvio è scomodo anche per il bon ton.
Non vorrei mai creare una discussione con Renata o te,anche perchè,
mi pare "ovvio", che in tutti noi ci sia lo stesso desiderio.
Scusate se anch'io faccio uso di citazioni
la mia cultura deriva per la maggior parte dal teatro... scusatemi se ricordo ben poco.
In uno spettacolo un attore citava:
"Uno stato è governato meglio da un uomo ottimo che da un'ottima legge."
Aristotele
non ho ancora detto per chi voterò...
allargo i miei auguri a Renata
Lorenzo Tarocchi
ps " grazie a lui(loro) ho ricevuto”
era doveroso e per niente scontato
fidati ...sono stato a contatto con molte persone che ci hanno chiuso la porta in faccia.
Lorenzo Tarocchi
vorrei, in primo luogo, farvi sapere quanto mi faccia piacere discutere di questi argomenti, cari renata e lorenzo: confrontarsi permette sempre di capire, di riflettere ed eventualmente di cambiare opinione, se si comprende di aver torto.
ribadisco, comunque, e senza alcun tono polemico, che pare evidente che l'amministrazione di quarrata, in questi anni, non si sia rivelata all'altezza del suo compito.
quel che mi domando è perchè dobbiamo continuare a votare sempre i soliti volti, anche a livello nazionale, quelle stesse persone che non sono riuscite nel loro compito di migliorare le condizioni di una collettività.
mi domando perchè si deve continuare a giustificare la mediocrità, quando non addirittura l'incapacità, solo perchè si tratta di "brave persone".
mi domando perchè dire la verità deve essere confuso con l'avere un atteggiamento arrogante o beffardo.
ecco quel che mi (e vi) chiedo.
considerando in che stato si trova l'italia (e quarrata non ne è che una minima speculare parte) non mi sembrano interrogativi fuori luogo.
Domenico Alferi
Vorrei provare a dire io il perchè si giustificano mediocrità o incapacità anche se la mia è una cosa così ovvia che persone attente come voi sanno già....
il centrosinistra è da 40 anni... anzi più precisamente quasi 38 cioè dal 1974 che amministra la nostra città e purtroppo senza farne una colpa a nessuno in questi anni molti quarratini come in questo caso Lorenzo, hanno avuto il loro contentino ed hanno avuto un aiutino, un interessamento alle proprie richieste ed in cambio si è garantito l'appoggio a questi signori che in qualche caso sono stati capaci di amministrare in altri meno......
Mi dispiace dire che in questa maniera piano piano si è in piccola parte un pò venduto dell'interesse generale per l'interesse personale o di categoria o di associazione o di gruppo sportivo.....
Non voglio in questo modo colpevolizzare ne tantomeno giudicare tali comportamenti ma così è....
anche perchè gli esempi dati negli anni non soltanto dalla politica quarratina ma dall'amministrazione della cosa pubblica in Italia ci ha insegnato questo....
Spero, con molta disillusione, che stavolta non sarà così, ma che si giudicheranno i contenuti e le persone che li portano avanti per quello che possono dare alla nostra città..... anche se le ultime elezioni di riconferma del Sindaco GORI che aveva deluso tutti hanno insegnato altro....
A.M.
più chiaro di a.m. è difficile...
Domenico Alferi
In accordo con tutto...solo che noi NON abbiamo avuto il contentino.
MAI avuto dei soldi.
abbiamo SEMPRE pagato tutto.
Lorenzo T.
vi lascio il mio indirizzo email
per discutere di questo argomento
lorenzotarocchi@gmail.com
grazie
ps anche per me è un piacere Alfieri
azz rientro ora e leggo il continuo della bella discussione..finisce tutto a tarallucci e vino al solito..è no!..perche si continua a non dire..dite cazzo! di cosa avete paura?cosa temete?...prima di tutto correggo un errore mi scuso scrivo di getto oppure non scrivo..dove dico:e se una volta in occasione di un ballottaggio mi sono turato il naso ora assolutamente lo rifarei... volevo dire:non lo rifarei!..era meglio astenersi che appoggiare la cosiddetta giunta dei benpensanti che al massimo fanno l'ordinario e temono il nuovo(non si sa' mai).è DAVVERO TROPPO DIFFICILE PARLARE DISCUTERE DI AMBIENTE, ACQUA, PIANI REGOLATORI E DI CHI è IN GRADO DI POTER REALIZZARE OPPURE NON è IN GRADO oppure non vuole.. crede in altro...xche è questo l'importante... della militanza passata o presente in quel oppure altro partito non importa piu' a nessuno(spero).finanziare la cultura è un preciso dovere di un'amministratore ..deve!..(dovrebbe)farlo sempre e comunque conoscere è l'unico antidoto all'ignoranza di chi vive sempre e solo sul gia visto gia' fatto(siate affamati! siate folli! sosteneva steve jobs).costringiamo i candidati a scoprire le carte costringiamoli a dire cosa pensano dei funzionari che guidano davvero la vita e le scelte del comune di questo non si parla mai...solo sabbie mobili...sempre sabbie mobili..forse siamo davvero un popolo di tanti piccoli grandi mafiosi ognuno con le proprie convenienze ognuno col fare non fare a secondo dell'equlibrio da mantenere..piccoli grandi massoni mai dichiarati..vigliacchi anche in questo...(l'anno che sta arrivando fra un anno passera' io mi sto' preparando ..è questa la novita). dragonboll(non mi firmo)(non si sa' mai)
credo si possa dire che il silenzio è la riprova di quel che intendevo dimostrare...
i politici oramai si limitano a parlare in ambienti asettici, circondati dai loro sodali...
al massimo, nell'ultimo mese di campagna vanno a farsi sputare in faccia da qualli che hanno fregato per anni (penso alla breda)...
il resto è responsabilità di chi li vota...
Domenico Alferi
PS
non male dragon ball come nickname
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