Stasera i fuochi annunciano la ricorrenza La festa patronale si svolgerà secondo la tradizione con la processione che prenderà il via alle ore 16 dalla Pieve di San Giovani Decollato per arrivare nella chiesa del Sacro Cuore dove rimarrà fino a domenica 7 maggio
La festa della Croce del 2022 |
Il più grande e suggestivo sarà quello che sarà acceso nel piazzale panoramico della canonica della Pieve di San Giovanni alla Rocca, un rito al quale sarà possibile partecipare per condividere una tradizione antica in uno dei luoghi più belli di Montemurlo che domina la piana.
La tradizione vuole che le campane della pieve suonino per tre volte, ogni quarto d'ora, fino alle ore 21 e che il fuoco sia accesso al secondo scampanio alle ore 20,45. Anche nei poderi della zona saranno accesi dei grandi falò, mentre alle finestre delle case saranno i lumi a rinnovare il rito della luce.
Alle ore 21 nella pieve si svolgerà la preghiera e seguirà un rinfresco.
«La festa patronale della Croce rappresenta un momento molto sentito da tutta la comunità montemurlese - sottolinea il sindaco Simone Calamai -
Una piccola croce astile che racconta la storia del territorio e nella quale, aldilà della fede, possiamo riconoscere il simbolo delle sofferenze di un mondo ferito da tante guerre, dalle migrazioni e dalla sofferenze. Una croce che per i ogni montemurlese è simbolo di speranza e che, non a caso, è stata esposta durante la pandemia»
Alle ore 16 dalla Pieve di San Giovanni Decollato alla Rocca prenderà il via la processione della Santa Croce, alla quale parteciperanno il sindaco Simone Calamai e la giunta.
La processione anno 2022 |
La Croce sarà accompagnata lungo il percorso dalla Filarmonica Giuseppe Verdi di Montemurlo e dai Custodi della Croce. Alle ore 18 la Croce arriverà alla chiesa del Sacro Cuore in piazza Contardi, dove si svolgerà la messa concelebrata dal parroco don Gianni Gasperini e da don Luca Carlesi, arciprete della cattedrale di Pistoia.
La piccola croce astile lascerà la Pieve di San Giovanni Decollato - che da secoli la custodisce - per percorrere il tragitto verso l'antico tabernacolo del Campo Santo lungo la via Montalese.
La tradizione vuole, infatti, che nel XIV secolo la croce fosse stata trafugata da dei ladri, due pistoiesi, e successivamente ritrovata. I malviventi, giunti nei pressi del fiume Agna, furono costretti a nascondere la preziosa refurtiva, a causa del piccolo torrente che diventava sempre più impetuoso ed impossibile da attraversare; ebbero così l'idea di seppellirla nella terra, con la speranza di tornare presto a recuperarla. Pochi giorni dopo, un contadino - durante le normali lavorazioni agricole - notò che i buoi non volevano proseguire, inginocchiandosi sul campo.
Prese così un attrezzo contundente per sgombrare il terreno dall'ostacolo; scavando, colpì accidentalmente il volto del crocefisso. In quel luogo, a ricordo del ritrovamento fu edificato un tabernacolo. La Croce rimarrà nella chiesa del Sacro Cuore per una settimana e con una processione domenica 7 maggio sarà riportata nella Pieve di San Giovanni Decollato.
[masi -comune di montemurlo]
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