L'attività della discarica, in base all'aggiornamento della capacità volumetrica dell'impianto del Cassero, si potrebbe prolungare di 4 anni rispetto alla previsione iniziale, ossia fino al 2033
SERRAVALLE. Che il Comitato cittadino per la Discarica così strutturato non serva a niente è ormai sotto gli occhi di tutti. Le ultime vicende lo confermano.
Il 26 aprile è iniziato il Procedimento Aurorizzatorio Unico Regionale in seguito alla richiesta, da parte dell'attuale gestore della Discarica di Fosso del Cassero, dell'aggiornamento della capacità volumetrica dell'impianto a parità di profilo morfologico.
In pratica è stata ricalcolata la disponibilità volumetrica del corpo discarica rispetto alla volumetria oggi autorizzata.
In pratica è stata ricalcolata la disponibilità volumetrica del corpo discarica rispetto alla volumetria oggi autorizzata.
Per effetto della rivalutazione, la volumetria totale è pari a 3.392.500 mc rispetto alla capacità determinata in fase di progettazione iniziale, corrispondente a 3.010.000 mc, mentre il volume aggiuntivo di rifiuti risulta di circa 382.500 mc, corrispondente ad un quantitativo di rifiuti aggiuntivo pari a circa 535.500 t.
Tradotto in altri termini l'attività della discarica si prolungherebbe di 4 anni rispetto alla previsione iniziale, ossia fino al 2033.
Il Comune di Serravalle, insieme ad altri enti competenti, è chiamato ad esprimere parere o contributo tecnico istruttorio entro il 26 maggio.
Di questa richiesta del gestore della discarica, dalle conseguenze tutt'altro che irrilevanti, nessuno ha informato la popolazione di Serravalle. Il Comitato cittadino per la Discarica però, che da regolamento comunale avrebbe il compito precipuo di fare da tramite tra gestore e cittadinanza e di informare costantemente quest'ultima, non si è mosso.
Considerata l'importanza e l'urgenza della materia, il presidente del Comitato avrebbero dovuto quanto meno convocare un'assemblea pubblica. Invece tutti tacciono.
Avevamo lanciato una petizione per rivedere la convenzione stipulata da ente comunale e gestore al fine di potenziare e ampliare le funzioni di vigilanza del Comitato, ma il sindaco - colui che aveva promesso di chiudere l'impianto- insensatamente ha rigettato il testo sottoscritto da 205 persone. Di tale gesto se ne assumerà tutta la responsabilità.
I fatti però ci danno ragione: o il Comitato viene riformato o così strutturato può essere tranquillamente abolito.
Tradotto in altri termini l'attività della discarica si prolungherebbe di 4 anni rispetto alla previsione iniziale, ossia fino al 2033.
Il Comune di Serravalle, insieme ad altri enti competenti, è chiamato ad esprimere parere o contributo tecnico istruttorio entro il 26 maggio.
Di questa richiesta del gestore della discarica, dalle conseguenze tutt'altro che irrilevanti, nessuno ha informato la popolazione di Serravalle. Il Comitato cittadino per la Discarica però, che da regolamento comunale avrebbe il compito precipuo di fare da tramite tra gestore e cittadinanza e di informare costantemente quest'ultima, non si è mosso.
Considerata l'importanza e l'urgenza della materia, il presidente del Comitato avrebbero dovuto quanto meno convocare un'assemblea pubblica. Invece tutti tacciono.
Avevamo lanciato una petizione per rivedere la convenzione stipulata da ente comunale e gestore al fine di potenziare e ampliare le funzioni di vigilanza del Comitato, ma il sindaco - colui che aveva promesso di chiudere l'impianto- insensatamente ha rigettato il testo sottoscritto da 205 persone. Di tale gesto se ne assumerà tutta la responsabilità.
I fatti però ci danno ragione: o il Comitato viene riformato o così strutturato può essere tranquillamente abolito.
Serravalle Civica
Nessun commento:
Posta un commento