Ieri il Ministro Salvini e tutto il "codazzo" in visita al Mefit nonostante l'ordinanza di divieto d'accesso ai non addetti ai lavori
PESCIA. Al MEFIT, come è noto, possono accedere, secondo l’Ordinanza dell’attuale Sindaco, solo gli operatori del Mercato e i dipendenti dello stesso. Ma evidentemente le leggi e le regole non sono uguali per tutti.
Ieri, domenica 7 maggio, abbiamo visto che senza nessun imbarazzo Giurlani ha fatto entrare il ministro Salvini e tutto il codazzo che, notoriamente, tutto sono fuorché operatori del MEFIT.
E le preoccupazioni e considerazioni sui rischi che corrono coloro che frequentano uno dei posti più importanti non solo per Pescia ma per l’intera floricoltura toscana sono volate via.
Come le promesse di Salvini che, infatti, ha chiaramente detto che non ci pensa neanche a intervenire per accelerare l’iter per finanziare gli interventi che rendono agibile la struttura MEFIT!
Allora, davanti alla solita sceneggiata, utile solo per dare un po i fumo negli occhi: chi dobbiamo segnalare agli organi competenti per omissione di atti d’ufficio? Il sindaco Giurlani (che, peraltro, ha già i suoi problemi giudiziari come ben noto)? Il Comandante dei Vigili Urbani, che dovrebbe conoscere bene l’ordinanza sindacale di riapertura del MEFIT con le sue precise condizioni? Il Direttore del MEFIT stesso?
Queste passerelle non fanno certo il bene di Pescia; al massimo, dimostrano il disprezzo per le regole provato da chi quelle regole le ha certificate. Entrando in Consiglio Comunale, noi non permetteremo più questo scempio della decenza e delle regole stesse.
[pescia a sinistra- pescia in movimento]
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