Nei giorni scorsi è stato
presentato in Parlamento un emendamento al disegno di legge di riforma del
mercato del lavoro che cancella di fatto i voucher in agricoltura.
L'emendamento al ddl del Ministro Fornero limita l’uso dei buoni alle sole
aziende senza contabilità, ovvero sotto i 7.000 euro di fatturato.
Tanti, anche a Pistoia,
coloro che hanno in questi anni scelto di lavorare qualche giorno o settimana
per guadagnare soldi durante i periodi di raccolta. In provincia di Pistoia,
raccolta delle olive e dell'uva sono gli ambiti che hanno coinvolto più
persone, che grazie al meccanismo semplice dei voucher hanno potuto lavorare in
regola, con il pagamento di tasse e contributi, e soprattutto assicurati contro
gli infortuni.
“Un sistema che ha
permesso di limitare il lavoro nero, che funziona. E invece verrebbe di fatto
cancellato con un colpo di spugna -dichiara Riccardo Andreini, presidente di
Coldiretti Pistoia-”. Oltretutto, sarebbe una grave scorrettezza di Governo e Parlamento: l’agricoltura è
stato l’unico settore non invitato al tavolo del lavoro dal ministro Fornero.
“Insomma, discutono per mesi con alcuni attori economici-sociali e poi incidono
su un settore che non è stato neppure consultato -continua Andreini-, trattando
l’agricoltura come agnello sacrificale per fare digerire la riforma del
lavoro a chi, pur avendo contribuito a scriverla, ora necessita di un
contentino. La manifestazione di oggi è il primo passo contro questo
ennesimo caso di miope disattenzione che penalizza un settore strategico per il
Paese”.
Fonte: Coldiretti Pistoia
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