martedì 29 maggio 2012

Prende il via anche sul Montalbano la campagna di "Obbedienza civile". Venerdì 1 giugno a Lamporecchio assemblea pubblica sull'acqua "bene comune"


LAMPORECCHIO_ Venerdì 1 giugno alle ore 21 presso i locali del Circolo “Rinascita” in via Giovanni Falcone a Lamporecchio su iniziativa de La Sinistra per Lamporecchio e di Rifondazione Comunista si terrà l’assemblea dal titolo “Dal non rispetto del voto referendario sull’acqua (90% di si) alla Campagna di Obbedienza civile per la difesa del reddito dei cittadini e contro l’aggressione alla democrazia”.

A questo proposito abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo:
SI SCRIVE ACQUA, SI LEGGE DEMOCRAZIA, E’ ORA DI METTERLO IN PRATICA
Il 12 giugno 2011 gli italiani hanno scelto di mettere l'acqua fuori dal mercato e di togliere i profitti dall'acqua. Dal 21 luglio dello scorso anno è in vigore l’abrogazione della norma che consentiva ai gestori di caricare sulle bollette anche la componente della “remunerazione del capitale investito”.
A distanza di parecchi mesi i gestori non hanno però ancora applicato la normativa uscita dal referendum per diminuire le tariffe del servizio idrico; anzi, la tendenza generalizzata e’ l’elusione del risultato referendario. Insomma, “zitti e mosca”!

Noi, che abbiamo raccolto le firme nel 2010 e che siamo stati, insieme al Forum Acqua Bene Comune e a tanti comitati, il motore del referendum sull’acqua, non ci stiamo. E a Lamporecchio abbiamo deciso di provare a verificare pubblicamente la possibilità di aderire alla campagna “Obbedienza Civile” e proporla ai cittadini.
Una campagna promossa dal popolo dell’acqua e che consiste prima nel diffidare le società che gestiscono l’acqua per costringerle al rispetto della legge e poi, nel pagare le bollette, relative ai periodi successivi al 21 luglio 2011, applicando una riduzione pari alla componente della “remunerazione del capitale investito”.
Non è la disobbedienza ad una legge ingiusta ma l’autoapplicazione della legge in vigore. La campagna di obbedienza civile è dunque il rispetto della volontà popolare e della vittoria referendaria che passa attraverso l’eliminazione del profitto dalle bollette.

A Lamporecchio, dove il Consiglio Comunale ha con proprio atto dichiarato l’acqua “bene comune” e da difendere per il bene di tutti, la sinistra politica (che non intende assoggettarsi ai vari gruppi di potere costituiti con le varie società semipubbliche, luogo di razzie di poltrone per vari “trombati” ed ex amministratori locali, come invece ci sembra voglia fare questo PD a differenza di altri spezzoni del PD che a Roma è sceso addirittura in piazza con le stesse nostre idee), intende verificare l’ipotesi concreta di uno sportello autogestito per l’acqua non bene “pubblico” ma “bene comune”, cioè dell’intera comunità.

Questo è il senso dell’iniziativa che promuoviamo per venerdì 1 giugno alle ore 21,00 presso il Circolo ARCI “Rinascita” P.za Falcone, che vedrà la presenza di Rosanna Crocini, portavoce del Comitato provinciale referendario di Pistoia e dell’Avvocato Alessandro Fagni,che porterà il contributo tecnico-legale dei legali delle associazioni dei consumatori.



Ivano Bechini- Consigliere comunale Sinistra per Lamporecchio 


Lamporecchio, lì 29.05.2012

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