venerdì 11 maggio 2012

Inceneriti nell'impianto del Cis a Montale 326 chili di droga sequestrati in tre operazioni tra il 2010 e il 2011.



MONTALE_ Questa mattina presso l’inceneritore del Cis di Montale in via Tobagi è stato distrutto un carico di 326,4 Kg di sostanze stupefacenti sequestrate, negli ultimi due anni, dal Gico, il Gruppo d’Investigazione sulla Criminalità Organizzata, del Nucleo di Polizia Tributaria di Firenze.
Il grosso quantitativo di droga è stato bruciato nella linea 3 dell’impianto che smaltisce di norma i rifiuti solidi urbani dei tre Comuni della Piana.
Sono andati completamente distrutti in particolare 315 chili di marjuana e 11,4 chili di cocaina, sequestrati tra il 2010 e il 2011 in tre distinte operazioni in tutta Italia, a conclusione di indagini che avevano visto coinvolti grandi organizzazioni criminali che importavano dal Nord ed Est Europa le sostanze stupefacenti in Italia dove avveniva la lavorazione, la suddivisione in dosi e lo smercio sul mercato locale.
Nel luglio 2011, a Roma erano stati trovati in un box 326 panetti, confezionati in cellofan, di marijuana con un peso complessivo di 315 kg.
Nel dicembre 2011, un'autovettura era stata fermata presso lo svincolo autostradale di Seregno (MI) e la conducente di cittadinanza italiana fu tratta in arresto perché occultava all'interno del proprio giubbotto un panetto di cocaina, confezionato con nastro adesivo, contenente 410 gr.
Nel marzo 2010, infine,  in un'altra autovettura fermata allo svincolo autostradale di Sesto Fiorentino, era stato trovato e conseguentemente arrestato un altro cittadino italiano mentre cercava di nascondere in un'intercapedine ricavata al di sotto del pianale posto sotto il lato guida, 17 panetti confezionati con nastro adesivo e strato di cellophane per un quantitativo complessivo di 11,4 kg. di cocaina. Il responsabile è stato poi condannato dal Tribunale di Firenze a cinque anni di reclusione ed a 20.000 euro di  multa.
Dopo il sequestro la droga è stata conservata come elemento probatorio, e a conclusione dei relativi procedimenti penali, l’Autorità Giudiziaria ha disposto la distruzione dello stupefacente, con il quale si sarebbero potute confezionare circa 630 mila dosi di marjuana e circa 22.800 dosi di cocaina, per un valore di circa 5 milioni di euro.
L’inceneritore di Montale non è nuovo alla distruzione di droga: quasi tutti i quantitativi sequestrati dalle forze dell’ordine di Prato, Firenze, Pistoia e Lucca finiscono qui.
“I forni sono regolati a temperature superiori a 850 gradi – ha spiegato Marco Albertosi, capo impianto dell’inceneritore di Montale -. C’è un trattamento di fumi con carbone attivo per trattenere le diossine e un trattamento di bicarbonato per gli acidi. E’ la procedura classica che si usa per i rifiuti solidi urbani. Tutto avviene nel rispetto dei limiti di legge".

a.b.

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