QUARRATA_ Da giorni l’associazione “Pozzo di Giacobbe” ha
annunciato che dal 30 maggio al 2 giugno prossimo un gruppo di volontari
quarratini insieme ad alcuni rappresentanti della Provincia di Pistoia si recherà a
Lamezia Terme in difesa della scuola “Don Milani” , "una scuola pericolosa, l’Istituto
Don Lorenzo Milani di Lamezia Terme! Quasi chiusa per mancanza di alunni,
risollevata e riconquistata grazie al lavoro di una comunità intera che si è
riconosciuta e ricostruita attorno a questa esperienza eccezionale, con il
tempo, con la fatica, con il contributo di tutti… Una scuola scomoda, quella
che parla di inclusione, di amore, di impegno sociale, di responsabilità
civile, di partecipazione collettiva, di comunità consapevole, specialmente in
terra di ndrangheta, in terra di mafia, dove l’unica cosa che non serve è avere
a che fare con cittadini consapevoli”.
Nel giorno del feroce attentato di Brindisi dove ha perso la vita la giovane
Melissa Bassi il direttore dell’associazione
quarratina Rossano Ciottoli ci ha inviato il seguente comunicato che ben
volentieri pubblichiamo nella sua interezza.
E' un accorato invito alle istituzioni locali, al nuovo sindaco di Quarrata e agli assessori "ad assumersi le proprie responsabilità , di sostegno e di presenza a fianco dei percorsi e delle realtà che difendono la giustizia sociale nel nostro paese".
Le belle parole non ci bastano
di Rossano Ciottoli
Avevamo ragione
quando, nella notte del primo maggio, dopo un po' di tam tam sui social,
abbiamo deciso di scendere a Lamezia Terme per difendere l'esperienza
dell'Istituto Don Milani, la "scuola degli aquiloni" che si ispira
alla pedagogia di Don Milani e che rischia di disperdere un'esperienza
educativa forse unica in Italia.
I motivi stanno tutti nella nota in cui davamo
la notizia che ci saremo mobilitati: http://www.facebook.com/note.php?note_id=10150726080504033
Le notizie di Brindisi
confermano quelle che erano le nostre impressioni. I giovani, sempre di più, hanno
alzato la testa, smettendo di baciare le mani al mafioso di turno. Specialmente
al Sud, questo avviene grazie a scuole ed insegnanti che fanno dell'impegno
sociale e della lotta alla criminalità organizzata il proprio impegno di vita.
Sapere che ad essere
uccisa, stamani, è stata una ragazza di 16 anni di Mesagne ci distrugge il
cuore. Mesagne, per Albachiara e per il Pozzo di Giacobbe, significa molto,
moltissimo.
Abbiamo avuto con noi,
la scorsa estate, alcuni coetanei e compaesani di Melissa: ci hanno aiutato nei
nostri centri estivi, hanno giocato con i nostri bambini, hanno passato con noi
serate indimenticabili fatte di sorrisi, di belle motivazioni, di incontro, di
scambio di idee e propositi buoni ed utili per "cambiare il mondo".
Sì, perché a quell'età si sente dentro un'energia tale da essere convinti che
facendo un semplice passo in avanti, il mondo lo abbiamo già cambiato.
Mesagne è nella nostra
mente un luogo dove si soffre la presenza inquietante ed oppressiva del potere
criminale. Ma Mesagne è anche un luogo dove si resiste, dove si ha il coraggio
di dire no... Mesagne è un luogo dove lo striscione di Albachiara ha
attraversato le vie strette del paese ed ha lanciato un grido inconfondibile di
rivolta e di resistenza.
Maria Cristina Sicuro ed i suoi ragazzi sono le nostre
antenne di quel luogo ai più sconosciuto fino ad oggi. Sono quelle anime che
alimentano un modo nuovo di pensare il nostro paese, un modo nuovo di
riconquistarlo, un modo nuovo di ricostruirlo.
Rossano Ciottoli |
Ebbene, la differenza
sta tutta qua: c'è chi si riempie la bocca di "legalità" quando fa
comodo farlo e c'è chi la legalità (che per noi nient'altro è se non un senso
profondo di GIUSTIZIA SOCIALE, senza il quale il termine legalità non ha alcun
significato) la costruisce nel silenzio e nell'indifferenza dei più, ogni
giorno, ogni ora, ogni minuto, facendo la propria parte e chiedendo che gli
altri facciano altrettanto.
Oggi il dolore, lo
sconcerto, il dramma, la frustrazione sono di tali dimensioni che è logico e
inevitabile spendere parole e pensieri per ciò che è accaduto a Brindisi.
Oggi è il giorno in
cui tutti siamo disposti alle belle parole, ai buoni propositi,
all'indignazione e alla condanna.
Ma se domani, già
domani, abbassiamo il livello di attenzione, di impegno, di motivazione
personale e collettiva, tutti noi avremo perso.
E' per questo che LE BELLE PAROLE, ANCHE SE APPREZZABILI E DETTE DAL E CON IL CUORE, NON CI BASTANO.
E' per questo che
ancora più convintamente scenderemo a Lamezia Terme, a difendere una scuola che
per noi rappresenta LA SCUOLA, i RAGAZZI e le RAGAZZE, le INSEGNANTI ed i
PROFESSORI, i GENITORI che compongono quell'Italia viva e orgogliosa di essere
onesta e di non baciare le mani a nessuno.
In questo e su questo
richiamiamo alla loro responsabilità le istituzioni del territorio: il neo
eletto Sindaco di Quarrata, Marco
Mazzanti, gli Assessori di Quarrata Francesca
Marini e Stefano Lomi, il
Presidente della Provincia Federica
Fratoni.
Siete voi i nostri
punti di riferimento istituzionale; le istituzioni e chi le rappresenta hanno,
oggi e da sempre, un dovere inderogabile di sostegno e di presenza a fianco dei
percorsi e delle realtà che difendono la giustizia sociale nel nostro paese.
Oggi abbiamo il dovere di camminare insieme, di resistere insieme.
E' oggi che deve
essere ribadito con forza da parte della Provincia di Pistoia il sostegno
(politico, istituzionale ed economico) al percorso Albachiara, che proprio a
Mesagne ha costituito un proprio presidio ed un proprio nucleo operativo.
E'
oggi che il sindaco Mazzanti ed i
suoi assessori hanno il dovere di dimostrare che l'impegno del Comune dove si
svolge la "Settimana della legalità"
non si limita a quella sola settimana o all'intitolazione di qualche luogo
pubblico.
Momenti certo
importanti dal punto di vista simbolico, ma del tutto insufficienti dal punto
di vista dei risultati, se non accompagnati ed inseriti in progetti e percorsi
di lungo respiro.
Il 30 maggio
scenderemo a Lamezia sapendo di essere soli, oppure sapendo che con noi abbiamo
anche le Istituzioni che ci rappresentano: ma scenderemo a Lamezia...
Vorremmo
solo fare questo viaggio sapendo che è l'inizio di un cammino, il rilancio di
un percorso, che ci vedrà mano nella mano con quell'Italia bella e dolcemente
presente, disposta anche a morire per difendere ciò in cui crede, ma
soprattutto disposta a vivere per costruire ciò in cui crede.
Ciao Melissa, Forza
Ragazzi.
Avanti !
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