PISTOIA_ Le Comunità Parrocchiali di Vicofaro e di
Bonelle-Ramini insieme al Centro di documentazione e di progetto don Lorenzo
Milani, sabato 2 Giugno, nel giorno della Festa della Repubblica,
alle ore 21.15 presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore di Vicofaro, propongono la
rappresentazione teatrale “ Don Milani.
Un viaggio lungo un mondo.
Lo spettacolo, con la regia e la recitazione di Gionni Voltan, è ispirato all'omonimo
libro di Claudia Cappellini sulla
vita e le opere del priore di Barbiana.
Nella foto: Gionni Voltan e Claudia Cappellini durante
la presentazione del libro alla bblioteca San Giorgio
|
Sarà presente anche un gruppo degli ex-studenti di
della scuola popolare istituita da don Lorenzo a San Donato di Calenzano, senza
fare distinzioni di partito attirandosi il risentimento dei cattolici
benpensanti.
“Questa iniziativa, insieme alle altre promosse per il
45° anniversario della morte- scrivono il parroco Don Massimo Biancalani e Mauro
Matteucci del Centro di documentazione e di progetto don Lorenzo Milani - intende,
proprio in una ricorrenza così significativa, riproporre a tutti la figura
straordinaria di questo grande testimone di giustizia e di verità, il cui
messaggio si presenta estremamente attuale. La parabola luminosa di don Milani
contrasta infatti con i limiti oscuri del nostro tempo e le voci del passato
forse possono servirci, attraverso la rappresentazione, ad immaginare un futuro
possibile che, in realtà, era stato scritto e pensato più di mezzo secolo fa e
che aveva trovato forma nella nostra Costituzione. Una rivoluzione disattesa
ma, non per questo, fallita. Diciamo “rimandata".
Speriamo rimandata. A raccontare questa storia sarà un attore, ma non il
protagonista. L'attore si limiterà a srotolare una lunga matassa di
parole, di storie, di accadimenti, di evocazioni. Ma soprattutto sul palco,
appariranno anche le persone, i giovani, i vecchi, che evocati dal narratore si
materializzeranno in scena".
" Con le loro voci registrate, voci che oggi sono di
anziani, ma che ci racconteranno i loro ideali da giovani, quando un signore,
un prete, riusciva a far nascere e crescere la speranza, lì dove sembrava non
potesse attecchire. Non un monologo quindi- spiegano don Biancalani e Matteucci - ma un’opera corale dove quello
che conta, al di là della gabbia dei generi, è la narrazione, il potere
affascinante ed evocativo della parola, la seduzione del racconto che intriga i
sensi. Proprio quello che Don Milani cercava di infondere
alla gente non colta, perché si potesse difendere da chi "sapeva"
usare la parola, e ne approfittava" .
In quanto alla loro vita di giovani sovrani domani, non posso dire ai miei ragazzi che l’unico modo d’amare la legge è d’obbedirla. Posso solo dir loro che essi dovranno tenere in tale onore le leggi degli uomini da osservarle quando sono giuste (cioè quando sono la forza del debole).
Quando invece vedranno che non sono giuste (cioè quando sanzionano il sopruso del forte) essi dovranno battersi perché siano cambiate.
La leva ufficiale per cambiare la legge è il voto.
La Costituzione gli affianca anche la leva dello sciopero. Ma la leva vera di queste due leve del potere è influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti: E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede.
La leva ufficiale per cambiare la legge è il voto.
La Costituzione gli affianca anche la leva dello sciopero. Ma la leva vera di queste due leve del potere è influire con la parola e con l’esempio sugli altri votanti e scioperanti: E quando è l’ora non c’è scuola più grande che pagare di persona un’obiezione di coscienza. Cioè violare la legge di cui si ha coscienza che è cattiva e accettare la pena che essa prevede.
da "Lettera ai Giudici".
Claudia Cappellini è Laureata in
lettere con una tesi sulla storia del teatro, funzionario alla cultura e sport
del Comune di Quarrata, dal 1997 responsabile della
programmazione del Teatro Nazionale di Quarrata E' anche autrice di testi teatrali tra cui ricordiamo “Set-monologo da
viaggio” (1998); “Voce bambina” (1998); “Soli” (1999),
questi ultimi rappresentati a Castel dei
Gironi (Quarrata) e al Teatro Fabbricone (Prato).
"Questo - ha scritto l'ex sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori- è uno spettacolo che merita di essere visto: ragione e emozione si danno la mano e creano un effetto che si vive con intensità".
"Questo - ha scritto l'ex sindaco di Quarrata Sabrina Sergio Gori- è uno spettacolo che merita di essere visto: ragione e emozione si danno la mano e creano un effetto che si vive con intensità".
Per un approfondimento sul libro e lo spettacolo si veda anche il seguente link:
a.b.
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