mercoledì 16 maggio 2012

Chiuso il centro raccolta Avis di Quarrata. 1100 donatori di Quarrata e Serravalle in attesa di una repentina decisione. Intervengono anche i Giovani Democratici.. Paolo Fabbri: "A rischio il raggiungimento del fabbisogno di sangue".


QUARRATA_  Dopo l’ennesima rottura di alcune tubazioni e il continuo verificarsi di infiltrazioni d’acqua  su decisione del Centro Trasfusionale dell’Asl 3 di Pistoia è stato chiuso il centro di raccolta dell’Avis di via Larga a Quarrata presso l’edificio che un tempo ospitava l’Ospedale Caselli.  
Alla base di questa decisione che coinvolge complessivamente oltre 1100 donatori ( 950 residenti nel Comune di Quarrata e un centinaio residenti nel comune di Serravalle Pistoiese) ci sarebbero i problemi idraulici e l’impossibilità di utilizzare l’acqua. 
Già svuotato di molte delle sue funzioni la struttura attende una sua completa manutenzione per accogliere la “Casa della Salute”.
Il perpetuarsi dei problemi e le difficoltà a compiere le opere di manutenzione richieste ha portato in questi giorni il Centro Trasfusionale dell’Asl 3 di Pistoia a prendere una drastica decisione che  oltre al  centro di raccolta dell’Avis avrà conseguenze anche sulla sede fissa del medico di continuità assistenziale (ex guardia medica). Entrambi saranno costretti a trasferire le proprie attività altrove.
Paolo Fabbri
“Questa chiusura – ha dichiarato il presidente dell’associazione dei volontari del sangue di Quarrata Paolo Fabbri – era nell’aria da qualche settimana. Forzatamente dal Centro Trasfusionale di Pistoia è stato chiuso il nostro centro raccolta e ci sono state prospettate alcune soluzioni: mandare i nostri donatori ai Centri Raccolta di Pistoia oppure spostarci presso la sede della Croce Rossa Italiana di Quarrata. Già ieri tramite sms abbiamo contattato i donatori per decidere il da farsi. La chiusura del Centro Raccolta potrebbe infatti avere ricadute sul raggiungimento  del fabbisogno del sistema sanitario richiesto dalla Regione Toscana.  Con oltre 2 mila sacche annue raccolte a Quarrata abbiamo ottenuto finora risultati significativi, addirittura superiori alle aspettative del Centro Regionale Sangue Toscano assegnate alla nostra associazione e rappresentiamo da soli il 16-17 % del sangue raccolto presso l’Asl 3 di Pistoia. La chiusura del centro raccolta potrebbe mettere seriamente a rischio il raggiungimento dell’obiettivo di incremento del 4% della raccolta dell’anno precedente sia di sangue intero che di plasma”.
“Intanto – ha spiegato Paolo Fabbri – dobbiamo registrare l’interessamento del sindaco Marco Mazzanti che ha preso contatti con i responsabili della Cri locale in vista di un probabile trasferimento delle nostre attività presso la loro sede visto che già da ieri sera molti dei nostri donatori hanno bocciato l’ipotesi di doversi recare a Pistoia per le proprie donazioni”.
L'ex Caselli è sede anche della "Guardia Medica"
Sulla chiusura del centro di raccolta dell’Avis è  intervenuto oggi anche il segretario dei Giovani Democratici di Quarrata Luis Marchetti:
A Quarrata hanno chiuso l’Avis. Il mercoledì e il sabato in tanti ci recavamo a donare il sangue al Caselli, dove trovavamo persone brave e competenti. Ora questo non è più possibile. Per quanto tempo? Noi giovani democratici di Quarrata protestiamo contro questa decisione e chiediamo con forza una sede consona per questa Associazione così importante per la nostra città. Il sangue e il plasma servono ai malati, servono a chi soffre e non c’è società giusta se non si fa carico della sofferenza dei più deboli, come chi perde la salute, che significa vita. L’Avis, di cui mi onoro di fare parte come donatore, va difesa è invito tutti a non fare cadere nel vuoto questo appello dei Giovani Democratici quarratini”.
Come noto il centro di via Larga era aperto il mercoledì e il sabato e ogni ultima domenica dei mesi dispari dalle 8 alle 10,30. Una ventina di giorni fa a causa dei problemi emersi era stato chiuso anche il centro radiologico che avrebbe dovuto riaprire in questi giorni.
In base al progetto presso l'edificio quarratino vi dovrebbero essere trasferite tutte le attività del distretto socio-sanitario di via Marco Polo: uffici, Cup, punto di prelievo, ambulatori specialistici e di medicina pubblica, servizio sociale e anche il centro diurno, gli ambulatori, il servizio radiologico ed ecografico e la donazione del sangue.
Andrea Balli

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Parlo da donatore..... e come sempre a Quarrata fino a quando le cose non succedono nessuno si muove o s'interessa... che la sede fosse inadeguata era ben visibile da tutti anche fino ad adesso ma nè l'Asl né l'amministrazione comunale nè tantomeno i giovani democratici si erano fatti carico di una struttura fatiscente mentre adesso tutti pronti al soccorso.... confido nella bontà d'animo dei donatori e dei dirigenti AVIS quarratini per non disperdere la bontà dell'operato di questa importante associazione!!!

Anonimo ha detto...

Mi pare da recenti elezioni che ai Quarratini le cose stiano bene così, il male voluto non e' mai troppo

rfabbri ha detto...

La politica dovrebbe servire per guidare, accompagnare e scongiurare le situazioni, non per stigmatizzare quanto accaduto.
Non ho sentito molte voci levarsi nei confronti dell'ASL dinanzi ai pesanti ritardi nei lavori di ristrutturazione dell'ex ospedale Caselli, che già prima dell'AVIS metteva in difficoltà il servizio di guardia medica.
Un bel tacer non fu mai detto... caro intempestivo e tardivo segretario dei Giovani Democratici Quarratini.
Renata Fabbri

Anonimo ha detto...

Proprio NON MI PIACE!!! QUASI 2.000DONAZIONI ANNUE A RISCHIO!!!

Igli Zannerini- presidente Avis Pistoia (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Superficialità, incapacità di pianificare, mancanza di volontà nel risolvere in modo definitivo. La politica del tappare le buche porta a questo. Ora il comune si prende in carico il problema e lo risolve, perché il comune ha sempre avuto ben chiaro il problema e spettava a lui intervenire o obbligare chi di dovere a farlo, far finta di niente o dire che spetta ad altri non risolve il problema, la politica deve risolvere i problemi

Catalano Luigi

Unknown ha detto...

Da donatore (di Serravalle ma che viene a Quarrata) mi piange il cuore