domenica 20 maggio 2012

"Il delittuoso episodio di Brindisi chiama la società civile a reagire con forza e intransigenza e la condanna deve essere senza se e senza ma". L' "impegno solenne" dell'associazione Culturidea


PISTOIA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo la riflessione inviataci da Riccardo Fagioli, presidente dell'associazione Culturidea a proposito dell'attentato di ieri alla scuola di Brindisi.

"Ogni mattina milioni di genitori italiani accompagnano i propri figli a scuola, se non direttamente in auto o a piedi, almeno con il pensiero e la preoccupazione che ricevano dall’Istituzione Scolastica una formazione utile al loro futuro di cittadini e lavoratori. Ogni mattina milioni di ragazzi, felici della loro incoscienza giovanile, presi dallo studio e dalle proprie passioni, amori, simpatie, antipatie si recano a scuola per farsi accudire, custodire e accompagnare nella propria crescita dall’Istituzione Scolastica.
Tutto ciò è stato brutalmente interrotto l’altra mattina in un Istituto Superiore di Brindisi. Questo non è stato solo interrotto per le vittime e le famiglie delle vittime, ma per tutti coloro che sono genitori o studenti, per coloro che credono nella vita e nell’Istruzione.
L’ordigno esplosivo fatto deflagrare a Brindisi è un attacco diretto a quella cultura della Scuola e dello Stato che porta a rifiutare ogni forma di compromesso con la malavita organizzata, è un attacco alla educazione alla libertà ed alla coscienza dei diritti e doveri individuali.
Uccidendo barbaramente Melissa Bassi e ferendo i suoi compagni mentre si apprestavano ad entrare nell’Istituto “Morvillo Falcone” si è voluto lanciare un messaggio preciso. Un messaggio contro la memoria dei due magistrati trucidati dalla mafia e contro l’Istituto che porta il loro nome a denotazione che la loro è una memoria da ricordare.
Contro tutto ciò, per la memoria imperitura di tutti i servitori dello Stato e della libertà dall’oppressione malavitosa, per la giovane vita barbaramente spezzata di Melissa Bassi, per dimostrare a questi assassini senza coscienza o pietà per niente e nessuno che esiste per loro soltanto disprezzo e condanna, la società civile deve ergere un muro invalicabile tra il diritto e il delitto.
L’Associazione Culturidea esprimendo la più sentita vicinanza alle famiglie della vittima e dei feriti, prendendo impegno solenne a continuare a portare avanti progetti di pace, solidarietà, educazione e legalità, chiama all’unisono tutte le Istituzioni e i singoli a lavorare alacremente affinché gli autori ed i collusi con i colpevoli di tali crimini vengano individuati e chiamati a rispondere celermente dei propri crimini di fronte ai Tribunali della Repubblica".

Il Presidente
(dr. Riccardo Fagioli)


2 commenti:

rfabbri ha detto...

Il fatto che le notizie ci arrivino in tempo reale, che le telecamere scandaglino tutti gli anfratti dei luoghi dei misfatti, scrutino gli occhi smarriti e i volti straziati dal dolore per gli orrendi gesti, induce troppi a voler sapere e a credere di sapere subito e per forza chi sia il responsabile. Nella retorica che prende il sopravvento, forse in maniera poco politicamente corretta, mi sembra che forse sarebbe meglio che i toni si abbassassero perché il dolore per le vittime, per i loro familiari, non viene lenito da affermazioni che si rincorrono le une sulle altre. E casomai vengono spodestate da altre che riconducono la vicenda a scenari diversi:
"Improbabile la pista mafiosa, l'idea è condivisa anche dal procuratore distrettuale e da quello nazionale antimafia:non si tratta necessariamente di un atto terroristico"
Così il procuratore di Brindisi, Dinapoli. Su Televideo, ore 12,09.
Mi fa male, e penso faccia male a tutti, trovare scritto quanto la Mafia si nutra anche di facile retorica.
Renata Fabbri
Ass. Agorà - Quarrata

Anonimo ha detto...

l'attentato di Brindisi, il terremoto in Emilia anche se due fatti completamente diversi, hanno però in comune il dolore e la disperazione, Certamente uno provocato dalla follia omicida umana e l'altro dalla natura, ma comunque tutta la comunità italiana deve stringersi intorno alle vittime e ai loro familiari. Spero che la nuova Amministrazione oltre che esplicitare il dolore della comunità di Quarrata stringendosi intorno ai familiari delle vittime di ambedue gli eventi, invii in maniera significativa degli aiuti.