mercoledì 30 ottobre 2013

"E' l'ora di darci una mossa su un Distretto sociosanitario che non è a norma di legge". Il "grido" di indignazione di Anna Goretti (coop. L'Orizzonte). Non funziona il "numeratore" al Cup. L'appello al sindaco, ai cittadini, ai medici e alle associazioni.



QUARRATA_ A prendere carta e penna questa volta non è una cittadina qualunque. E’ una donna - Anna Goretti - da anni impegnata nel sociale che non si è mai tirata indietro e varie volte l’abbiamo vista in prima fila a difesa dei diritti dei più deboli. A Quarrata ma anche altrove. E’ tra l’altro – cosa di non poco conto – alla guida da quando si è costituita della cooperativa sociale L’Orizzonte che dà lavoro a oltre cento donne del territorio impegnate in vari settori: in particolare anziani e bambini.
La lettera che pubblichiamo è una pubblica denuncia su un problema annoso per il territorio quarratino: il distretto socio sanitario di via Marco Polo a Quarrata.
Ma è anche un appello rivolto ai cittadini, alle associazioni, ai medici del territorio perchè da tutti si levino iniziative per "dire basta" a questo Distretto e si solleciti l'Asl locale a provvedere di conseguenza.
 

Carissimi cittadini di Quarrata,
 
come alcuni sapranno nel nostro distretto USL non funziona il numeratore per accedere al Cup. Questo problema ha creato un forte disagio tra gli utenti e gli operatori.
Alle domande e ai rimproveri non arriva nessuna risposta.
Consideriamo che gli utenti sono anziani, donne che lavorano che si lamentano e non sanno cosa possono fare; quindi accettano con rassegnazione l'attesa....
Io no  !...
Anna Goretti
E' più di 30 anni che mi batto per le ingiustizie sociali non sempre risolte, ma se stiamo a guardare è ancora peggio. Forse è l'ora di darci una mossa su un distretto che non è a norma di legge, con barriere architettoniche e senza uscite di sicurezza ecc.. Nei muri delle scale si leggono delle scritte con il pennarello:" sono disabile non posso salire ", poi ci laviamo la bocca sui loro diritti.....

Parliamo di sicurezza sul lavoro, facciamo chiudere edifici non a norma che non rispettano l'ex legge 626, giustamente. Ma perchè da più di 20 anni la legge non conta per il nostro distretto ? E nessuno si indigna per questo ?
E pensare che basterebbe cambiare il numeratore per non accorgersi del peggio, specie in questo momento storico dove ci dobbiamo accontentare del poco o del niente, ma non sulla salute.
Sulla pelle della gente non si gioca e non è giusto accettare nessun disservizio.
Pertanto invito in prima persona il Sindaco Mazzanti, le Associazioni, i medici e tutti i cittadini, di prendere atto di tutto questo e promuovere delle iniziative, e dire basta a questo distretto.
Aspettando condivisioni, aiuti e proposte per le iniziative, perchè l'unione fa la forza.
 
Grazie, saluti,
Anna Goretti

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Appello a tutti i cittadini di firmare il documento di reclamo che troverete al cup.
FIRMATE FIRMATE

Stefano Attolini (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Questa è l'ennesima prova della inefficenza della ns amministrazione. Le sale da visita sono tutte al secondo piano,e gli invalidi?? volano, ma che bravi i ns politici.

Luciano Magni (da Facebook)

andrea balli ha detto...

In riferimento alla lettera abbiamo ricevuto da Anna Goretti una precisazione che pubblichiamo di seguito:

"Ciao sono Anna, grazie per l'articolo ma non dovevi rammentare la Cooperativa.
La lettera era come cittadina, no come presidente della cooperativa, in quanto non avevo comunicato niente al cda.

Saluti
Anna

Anonimo ha detto...

Amministrazione inefficente e lontana dai problemi veri dei cittadini, firmiamo tutti il documento e continuiamo con la protesta finchè non saranno presi seri provvedimenti, naturalmente in collaborazione con i cittadini.

Daniele Manetti (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Ha ragione signor Manetti, come la signora che ha deposto questa lettera pubblicamente. La situazione dell' Italia, dell' Europa.. è molto grave. Parliamo di noi, io ho fatto come la maggior parte della gente, che fino a quando negli ultimi tempi avevamo risorse economiche, andava tutto bene, nonostante i sacrifici di vita , che la nostra cultura è di fondamenta. Partecipo ad ogni Consiglio Comunale, aperte al pubblico, e ci trovo 3 del 5stelle, altri 4/6 di vario diverso interesse politico. Partecipo alle iniziative per le imprese, partecipo alle associazioni del mio partito e io, ho infilato il dito nella piaga, del lavoro, sia in faccia al Sindaco, sia in faccia ai vari componenti della Giunta. Ho scomodato la parola LAVORO, x me,x mio marito e x tutti. Nessuno mai, ha dettagliato l' argomento.Si spendono soldi, e att.ne al significato di svendere.. risorse non specificate nelle uscite, e rivolte a delle banalità, o perlomeno non adatte alle necessità di territorio . Ovunque dobbiamo sollevare tutte le incongruenze e le totali inefficienze che noi cittadini sia obbligati.. a subire.. nonostante da 15 anni con il nostro buon lavoro, abbiamo noi, creato il benessere delle grandi aziende, che non hanno pensato su due volte, a scegliere la quantità alla qualità, in ogni settore. E pensare che, per avere un lavoro a testa , per famiglia, dobbiamo superare requisiti impossibili e fettine di culo,per essere di gradimento, per fare quello che abbiamo sempre fatto, senza ultimi problemi..E l'Usl.. quanti anni sono che doveva essere spostata alla Cassa di Risparmio.. sempre che corrisponda ai criteri di legge.

Laura Fratoni (da Facebook)

Anonimo ha detto...

Se non sbaglio sarà spostata nel nuovo edificio che dovrebbe a breve essere acquistato dalla Asl (mi pare per una spesa di 1,8 milioni di euro). Credo che abbiano diciotto mesi per preparare e consegnare l'edificio, ma non so se è già stato scelto fra le varie proposte. Non credo che sia però di proprietà comunale, ma appartenga alla Asl di Pistoia.

Francesco Vadalà (da Facebook)

Anonimo ha detto...

ci sono decine di stabiili in disuso che possono essere riqualificati tutti su un solo livello, con parcheggio nuovi o seminuovi ma il comune e asl cosa fa il presidente della sanita' toscana facciamolo venire qui' per discutere pubblicamente dico pubblicamente no come fanno adesso in comune prima decidono e poi ti dicono, no basta non ne possiamo piu'.

Luciano Bencini (da Facebook)

Anonimo ha detto...

CONDIVIDO QUELLO DETTO DA LUCIANO BENCINI ENRICO.