sabato 19 ottobre 2013

E' stata protocollata la petizione No-Tares. Marco Monaco: "Un risultato ineguagliabile". Il sindaco Mazzanti: "Anche se avessi avuto l'invito non ci sarei stato". Entro 60 giorni la petizione dovrà approdare in consiglio comunale.

QUARRATA_ Da piazza della Vittoria, davanti al palazzo municipale, sede del consiglio comunale, dove si erano dati appuntamento una trentina di persone si sono dirette a piedi nella vicina sede municipale, nella “casa” del sindaco ma lui, seppur invitato ma solo su Facebook, non si è fatto vedere. 
Gran parte delle persone presenti, guidate da Marco Monaco, fanno parte del Comitato No Tares, sorto tra la fine di luglio e le prime settimane di agosto, che come noto si è fatto promotore di una petizione che ha raccolto oltre 2700 adesioni di cittadini di Quarrata. Stamani si è “celebrato” un importante passo di questo percorso: le firme raccolte sono state presentate all’ufficio Protocollo. Dopo questo atto entro 60 giorni da oggi il presidente del consiglio comunale Giovanni Dalì dovrà portare la questione in consiglio comunale e su questo sia l’amministrazione comunale che i gruppi consiliari saranno chiamati ad esprimersi.




Anche in via Vittorio Veneto, nella sede dell’ufficio Protocollo, tutti i presenti si sono stretti attorno a Marco Monaco che si è presentato negli uffici con in mano un fascicolo di fogli firmati dai cittadini e contenenti una serie di quesiti che attendono una risposta: tra questi ricordiamo la richiesta di attuare la tariffa puntuale sulla raccolta differenziata e altri argomenti già sviscerati nel consiglio comunale aperto con i rappresentanti del Cis e soprattutto sui social network..
 Si tratta – ha detto Marco Monacodi un risultato ineguagliabile. Si protocolla questa petizione per esprimere disappunto sulla gestione del Cis. Siamo nati come comitato spontaneamente quasi come uno scherzo su Facebook e in poco tempo il gruppo ha avuto un aumento vertiginoso di adesioni. Ci ha mosso il bisogno di defenderci come cittadini e di richiesta di trasparenza e partecipazione. Diverse persone hanno messo il proprio impegno ed è cresciuto l’entusiasmo tanto da pensare ad una petizione per contrastare le decisioni adottate dal Comune e gli aumenti registrati nelle bollette per il pagamento del servizio di raccolta dei rifiuti. In quaranta giorni sono state raccolte 2732 firme e questo ci ha dato la forza di voler chiedere come sono investiti i nostri soldi. Abbiamo anche chiesto la rateizzazione delle bollette. Sia il sindaco che i vertici del Cis non hanno accolto nessuna delle nostre richieste. Mazzanti nonostante abbia sempre espresso trasparenza e partecipazione e abbia dichiarato di essere il sindaco di tutti i cittadini ha avuto un atteggiamento intollerabile nei nostri confronti e l’ultimo in ordine di tempo, riguardo alla cattiva gestione del Cis, è la risposta data tramite una nota diramata dall’azienda Cis piuttosto che da una sua spiegazione. Mazzanti – ha concluso Monacoha l’obbligo di tutelare i cittadini e non le aziende partecipate che stanno uccidendo l’economia territoriale”.
Subito dopo la consegna della petizione i giornalisti hanno incontrato il sindaco.
 
 “Non mi ha invitato nessuno – ha detto Marco Mazzantie anche se avessi avuto l’invito per essere presente al momento del protocollo della petizione non ci sarei stato perché non ne vedo francamente il motivo. Mi sarei comunque aspettato che qualcuno di loro salisse sù nel mio ufficio. quì le porte sono sempre aperte !. Non ho mai visto la petizione e non so precisamente che cosa c’è scritto. Sono ovviamente a conoscenza della costituzione del comitato Notares ma come più volte detto sono stato io il primo Notares di Quarrata avendo a suo tempo partecipato ad una manifestazione a Roma contro l’introduzione della Tares. Oltretutto ci sono già atti presi dalla mia amministrazione comunale. Loro (i Notares, ndr) parlano di aumenti nell’ordine del 180 % e non mi risulta. Il servizio è vero che è aumentato ma bisognerebbe approfondire la questione. Prima, ai tempi della Tarsu, si pagava in percentuale diversa. Poi con la Tia e la Tares il costo totale del servizio (100 per 100) deve ricadere come noto sui cittadini. L’ulteriore aumento nell’ultima bolletta è come spiegato varie volte dovuto alla introduzione del “porta a porta”. In più sarà realizzata anche a Quarrata la piattaforma ecologica (che avrà un costo complessivo di 600mila euro). Una volta partito il servizio della raccolta differenziata si dovrebbero stabilizzare pure i prezzi”.
Marco Monaco

Il sindaco ha poi spiegato anche il rapporto difficile con il comitato che sulla pagina del gruppo aperto su Facebook continuamente attacca il primo cittadino.
Un conto – ha detto Mazzanti – è il grido di aiuto che proviene dalla persone ed un conto è la protesta fine a se stessa. Trovo le critiche sollevate nei miei confronti molte volte fuori luogo e quindi è naturale che debba fare una distinzione tra chi ha firmato la petizione e le persone che qualificandosi come Notares mi hanno attaccato anche ingiustamente”.
Il sindaco nel ricordare che la prima rata della Tares di luglio ha trovato un buon riscontro in termini di pagamenti effettuati (l’85 per cento) ha tenuto a precisare l’impegno suo e di altre amministrazioni comunali – riassunto in un documento firmato ma non ancora reso noto – dove viene chiesta al Governo l’eliminazione quanto meno della quota del 30% della Tares.
Ha infine ammesso che “se in passato c’è stato uno sperpero di denaro nella gestione della azienda (che come noto è nata a metà anni 70, ndr) che veniva affidata ad ex politici e ex amministatori ora le tre amministrazioni comunali proprietarie dell’impianto del Cis stanno lavorando all’unisono per la riduzione al minimo dei costi”. Per quanto riguarda la rateizzazione il sindaco ha detto che "esisterebbe la possibilità ma di fatto è una strada difficilmente percorribile”.

Andrea Balli

 

 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Cari cittadini NO TARES e in particolare a MARCO MONACO. Il sindaco MARCO MAZZANTI visto il suo opportunismo per noi cittadini e tutto inutile non rimane che fare una petizione per mandarlo a casa. Giuseppe 71