lunedì 21 ottobre 2013

Maltempo. Vivai di nuovo sotto l'acqua, "soliti" danni nella piana pistoiese. Coldiretti: "Occorre investire in prevenzione. Elezioni per nuovi Consorzi di Bonifica spartiacque".


PISTOIA-PIANA_ Vivai allagati. La bomba d'acqua che si è abbattuta sulla piana pistoiese ha provocato i 'soliti' disagi. Con gli imprenditori agricoli che per l'ennesima volta denunciano la carenza di interventi, pulizia dei fossi e non solo. La stima dei danni è ancora impossibile, dipenderà da quanto tempo le piante rimarranno sotto l'acqua. Chiazzano, Agliana, Badia ovunque strade impercorribili e campi con almeno 30 centimetri d'acqua (in aumento). 

Il problema, lamentano i vivaisti, sono i tanti teli di nylon che ancora si vedono lungo i cigli dei fossi, residui degli interventi d'urgenza delle ultime alluvioni. Altro problema, per molti imprenditori agricoli, è la mancanza di un sistema per far defluire l'acqua dai campi, una volta scongiurato il pericolo straripamento. Anche le casse d'espansione non sono efficaci come pianificato, per esempio quella di Ponte alle Vanne.


La frequenza di piogge abbondanti rende ineludibile una riforma del governo del territorio. Occorre investire in prevenzione -spiega Vincenzo Tropiano, direttore di Coldiretti Pistoia-. L'occasione della riforma dei Consorzi di Bonifica, varata dalla Regione Toscana, non può essere sprecata. Coldiretti vede nel voto del 30 novembre per l'elezione delle Assemblee dei nuovi Consorzi uno spartiacque per tutto il Bacino del Medio Valdarno, dove è confluito il Consorzio dell'Ombrone., un'occasione per pianificare interventi efficaci e rapidi per la tenuta del nostro sistema idrogeologico”.
Il maltempo ha colpito anche in montagna. Danni alla viabilità, ma soprattutto agli impianti elettrici. Il fortissimo sbalzo di tensione provocato dai fulmini ha 'bruciato' contatori e impianti (frigoriferi, ecc.) delle imprese agricole. Essendo le aziende agricole montane gli ultimi utenti di una linea elettrica, subiscono più di altre utenze gli effetti degli sbalzi di corrente. 

Foto di Beatrice Faragli


Fonte: Ufficio Stampa-Coldiretti Pistoia

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il problema, cari piantaioli, non sono i teli di plastica messi sulle fosse. Il problema siete voi che avete impermeabilizzato i terreni con i vostri teli, che avete ridotto le fosse ai minimi termini per avere 20 centimentri in più di terra. Se faceste una seria manutenzione alle fosse dei vostri vivai e smetteste di fare vasetteria dove non è il caso, vi rendereste conto che sarebbe un bene per tutti e per voi per primi.