lunedì 21 ottobre 2013

Maltempo: il presidente della Toscana Enrico Rossi a Pistoia per valutare la situazione. L'appello al governo e all' Europa: "Risorse per il rischio idraulico fuori dal patto di stabilità".



PISTOIA - Il presidente Enrico Rossi, accompagnato dal responsabile della Protezione civile regionale, si sta incontrando in questi momenti a Pistoia con le autorità locali per una prima valutazione della situazione in provincia di Pistoia a seguito dell’ondata di maltempo che ha colpito tutta la Toscana e in modo particolare le provincie di Pistoia e Lucca.
Al presidente Rossi è stato disegnato un primo quadro delle criticità.

Secondo i dati del centro funzionale della Regione Toscana sono caduti sul territorio pistoiese nella notte fino a 240mm d'acqua nell'arco di dieci ore. L'evento ha colpito con particolare violenza i comuni di Agliana e Pistoia dove sono stati registrati i danni maggiori a seguito di allagamenti, movimenti franosi nelle zone collinari, viabilità interrotte ed evacuazioni di case abitate.Problemi anche nel comune di Montale con allagamenti diffusi nella frazione di Stazione. Criticità per allagamenti dovuti in particolare alla mancata ricezione della rete fognaria sono state registrate anche in alcuni centri abitati della Valdinievole sopratutto a Serravalle Pistoiese e Pieve a Nievole. Sulla rete idrica sono state segnalate rotture e tracimazioni del torrente Brana con ingenti danni alle zone dei vivai e ad alcune attività produttive e dei torrenti Bure, Calice e Stella
Alla riunione svoltasi nella sala della Protezione civile era presente anche il presidente della provincia Federica Fratoni, il sindaco di Pistoia con il dirigente dei Lavori Pubblici/Protezione civile e il responsabile comunale della Protezione civile. Il presidente della Regione ha effettuato anche un sopralluogo a Lucca.

"Mi sembra una situazione particolarmente grave – ha detto - sia a Pistoia che a Lucca e nella media valle. Bisogna rapidamente fare il conto delle somme urgenze e delle risorse necessarie per i ripristini, interventi che competono al governo. Ma la cosa più importante sarebbe poter mantenere un ritmo di investimenti annuali. Se la Toscana riuscisse a spendere un centinaio di milioni all'anno per cinque o sei anni in opere di messa in sicurezza, il rischio non sarebbe eliminato ma la situazione si modificherebbe sostanzialmente.
Nell’incontro con le autorità pistoiesi il presidente Enrico Rossi ha informato i presenti dell’appello rivolto oggi al presidente della Repubblica Napolitano, al premier Letta e alle autorità europee Barroso e Schultz perché oltre ad un aiuto contenuto per le emergenze sia consentito alla Toscana di spendere i soldi che ha già, ponendo gli investimenti per il riassetto idraulico e idrogeologico fuori dal Patto di Stabilità.
"La Toscana ancora una volta piegata dal maltempo – si legge nell’appello scritto dal presidente Rossi - con le cosiddette "bombe d'acqua" che ormai sono usuali e provocano danni e distruzioni alla infrastrutture, alle case, alle industrie, alle campagne, e persino morti. Noi siamo già intervenuti in questi anni, ma dobbiamo fare di più. Mi rivolgo al presidente del consiglio Letta a cui chiedo due cose: un aiuto contenuto per far fronte alle urgenze e soprattutto, e prima di tutto, che gli investimenti per le necessarie opere per il risanamento e il riassetto idraulico e idrogeologico siano tolti da patto di stabilità. Non chiediamo soldi. La Toscana chiede semplicemente di essere lasciata libera di spendere quelli che ha, senza il vicoli imposti dall'Europa, almeno su questo punto delle alluvioni.Non si può morire affogati per Maastricht".


"Mi rivolgo anche al presidente Giorgio Napolitano – prosegue Rossi - che in tutte le vicende che hanno colpito la nostra regione è sempre stato vicino alla Toscana. La Regione e gli enti locali sono in grado di affrontare e risolvere i problemi di dissesto e assetto idraulico e idrogeologico con le proprie forze, con progetti mirati, che richiedono spese e tempi contenuti, che possono ridurre notevolmente il rischio. Ma abbiamo bisogno di collocare queste spese fuori patto. Ai cittadini lo Stato deve per prima cosa garantire vita e sicurezza, compresa quella derivante dal rischio ambientale. Sul nostro territorio abbiamo già bloccato le costruzioni in tutte le zone ad alto rischio idraulico e abbiamo approvato una nuova legge che prevede un consumo del territorio pari a zero. Ora bisogna spendere per il riassetto idraulico, per le casse di esondazione, per l'innalzamento delle dighe e il rafforzamento degli argini, per la manutenzione della rete idraulica minore".

"Ripeto – prosegue il presidente Rossi - chiedo che ci sia semplicemente consentito di poter spendere i soldi che abbiamo. Oltre al presidente Napolitano e al presidente Letta invierò questa richiesta anche al presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e al presidente del Parlamento europeo Martin Schultz. Questa volta la Toscana , oltre che amata, ha bisogno di essere aiutata – conclude il presidente Rossi - Non mettete tetti alla nostra voglia e capacità di fare per mettere questa bellissima regione in sicurezza. Non chiediamo altro".
"Nei prossimi giorni - ha dichiarato il presidente della Provincia Federica Fratoni - la Provincia insieme ai Comuni e ai Consorzi procederà alla conta dei danni per individuare le somme urgenze e gli interventi di ripristino e attivare la richiesta alla Regione Toscana di dichiarazione dello stato di emergenza regionale. Temo che saranno particolarmente ingenti i danni alle attività economiche e alle famiglie che saranno comunque quantificate nelle prossime settimane. Ringrazio il presidente Rossi per l'attenzione rivolta al territorio e per essere venuto direttamente sul posto a verificare la situazione. Le amministrazioni sono pronte a fare la loro parte purchè siano lasciate libere di impegnare le risorse necessarie fuori dai vincoli europeri".



 
A.B.

 

Foto aerea di Mimmo Buoncristiani







 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma cos'è uno scherzo?? spendere i nostri soldi ??? ma il consorzio ombrone non basta, con tutti i soldi che prende ???
ricordo 17 operai 30 dirigenti!!!
se un fiume da di fuori per l'eccessiva pioggia non è colpa di nessuno, ma quando gli argini si aprano ci sarebbe da fare una riflessione ...
in consiglio comunale a quarrata e' sempre stato detto, dalla maggioranza, che i tecnici del consorzio dicevano che gli argini non avevano problemi....

Jacopo Gori (da Facebook)

Anonimo ha detto...

presidente della toscana è l'unico responsabile, i fiumi non vengono piu puliti ,i lavori non vengono piu eseguiti ,versa tutto nel degrado ,sono bravi solo a rubare i soldi dei contribuenti , hanno dato il permesso di coprire tutta la piana pistoiese di nylon per fare i vivai, il terreno assorbe molta meno acqua e la stessa arriva piu velocemente ai fiumi, che non sono puliti e sistemati.

Carlo Giorgietti (da Facebook)