PISTOIA_ Ieri sera nei locali della ex circoscrizione 2 alle Fornaci si è tenuto un incontro promosso dall’Amministrazione Comunale di Pistoia per illustrare ai residenti della zona ex Pallavicini l’ipotesi del progetto per la realizzazione di un centro di raccolta e cantiere operativo a supporto della raccolta differenziata ‘porta a porta’ che verrà estesa a tutto il territorio comunale tra il 2014 e il 2015.
Sullo stesso tema l’amministrazione comunale, insieme a Publiambiente, ha già in programma per la fine di questo mese una serie di quattro assemblee pubbliche, che saranno rivolte ai residenti dell’area ex Pallavicini, Sant’Agostino, via Sestini, Pontenuovo e zone limitrofe (le date e gli orari verranno indicati ai residenti tramite comunicazione a domicilio).
“L’inizio del porta a porta- si legge in un comunicato stampa del Comune - appare urgente al fine di evitare le pesanti sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi comunitari che andrebbero a ripercuotendosi inevitabilmente sulla bolletta di ciascun cittadino. L’ultimo dato dell’Agenzia regionale di recupero risorse, relativo al 2011, esprime infatti per Pistoia una percentuale molto bassa di raccolta differenziata pari al 39,9%.
Il Piano regionale di gestione dei rifiuti, invece, fissa al 70% la percentuale di differenziazione da attuare entro il 2020, mentre il Piano d’Ambito, approvato il 26 luglio 2013 indica per il Comune di Pistoia l’obiettivo ancor più virtuoso del raggiungimento, entro il 2018, dell’89% di raccolta differenziata. L’amministrazione, coerentemente con il progetto di governo del sindaco, ritiene di importanza centrale, quale segno di civiltà, la presa in carico del problema della produzione dei rifiuti che, secondo il Comune di Pistoia, deve sempre più orientarsi verso la riduzione, il riciclo e il recupero, piuttosto che lo smaltimento in discarica o in termovalorizzatori. Nelle osservazioni comunali al Piano d’Ambito, infatti, il Comune di Pistoia propone, anche in virtù dell’estensione su tutto il territorio del Comune capoluogo del sistema pap, di cancellare la previsione del potenziamento del termovalorizzatore di Montale. Riguardo alle caratteristiche della struttura, l’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di un centro di raccolta a supporto del servizio ‘porta a porta’. Non si tratta, dunque, di un impianto di trattamento dei rifiuti: non ha nulla a che vedere, quindi, con impianti come le discariche, impianti di compostaggio, di selezione meccanica, di produzione Cdr.
Il progetto, inoltre, non prevede solo un centro di raccolta realizzato con “cassoni scarrabili” completamente chiusi che non produrranno né cattivo odore, né renderanno visibili i rifiuti dall’esterno, ma anche un edificio che accoglierà tutti gli uffici di Publiambiente, una sala conferenze, gli sportelli al pubblico e gli spogliatoi destinati ai dipendenti del cantiere operativo. Il centro sarà progettato all’insegna dell’alta qualità architettonica, con funzione non solo estetica, ma finalizzata anche a un adeguato inserimento ambientale. Si prevede di intervenire, infatti, non soltanto sul contenimento dell’eventuale impatto acustico causato dal centro, ma anche su quello proveniente dalla viabilità già esistente".
“L’inizio del porta a porta- si legge in un comunicato stampa del Comune - appare urgente al fine di evitare le pesanti sanzioni per il mancato raggiungimento degli obiettivi comunitari che andrebbero a ripercuotendosi inevitabilmente sulla bolletta di ciascun cittadino. L’ultimo dato dell’Agenzia regionale di recupero risorse, relativo al 2011, esprime infatti per Pistoia una percentuale molto bassa di raccolta differenziata pari al 39,9%.
Il Piano regionale di gestione dei rifiuti, invece, fissa al 70% la percentuale di differenziazione da attuare entro il 2020, mentre il Piano d’Ambito, approvato il 26 luglio 2013 indica per il Comune di Pistoia l’obiettivo ancor più virtuoso del raggiungimento, entro il 2018, dell’89% di raccolta differenziata. L’amministrazione, coerentemente con il progetto di governo del sindaco, ritiene di importanza centrale, quale segno di civiltà, la presa in carico del problema della produzione dei rifiuti che, secondo il Comune di Pistoia, deve sempre più orientarsi verso la riduzione, il riciclo e il recupero, piuttosto che lo smaltimento in discarica o in termovalorizzatori. Nelle osservazioni comunali al Piano d’Ambito, infatti, il Comune di Pistoia propone, anche in virtù dell’estensione su tutto il territorio del Comune capoluogo del sistema pap, di cancellare la previsione del potenziamento del termovalorizzatore di Montale. Riguardo alle caratteristiche della struttura, l’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di un centro di raccolta a supporto del servizio ‘porta a porta’. Non si tratta, dunque, di un impianto di trattamento dei rifiuti: non ha nulla a che vedere, quindi, con impianti come le discariche, impianti di compostaggio, di selezione meccanica, di produzione Cdr.
Il progetto, inoltre, non prevede solo un centro di raccolta realizzato con “cassoni scarrabili” completamente chiusi che non produrranno né cattivo odore, né renderanno visibili i rifiuti dall’esterno, ma anche un edificio che accoglierà tutti gli uffici di Publiambiente, una sala conferenze, gli sportelli al pubblico e gli spogliatoi destinati ai dipendenti del cantiere operativo. Il centro sarà progettato all’insegna dell’alta qualità architettonica, con funzione non solo estetica, ma finalizzata anche a un adeguato inserimento ambientale. Si prevede di intervenire, infatti, non soltanto sul contenimento dell’eventuale impatto acustico causato dal centro, ma anche su quello proveniente dalla viabilità già esistente".
Su questa ipotesi riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato di Giuliano Ciampolini da sempre attento a queste problematiche:
La scelta del Comune di Pistoia, di generalizzare la raccolta differenziata porta a porta è di enorme importanza, per tre ragioni:
1) Pistoia sarebbe uno dei pochissimi capoluogo di provincia in Italia con la raccolta differenziata porta a porta in tutto il proprio territorio;
2) Sarebbe una svolta decisiva anche per dimostrare che nell'area metropolitana da Pistoia a Firenze è possibile realizzare entro il 2017 la raccolta differenziata porta a porta su almeno 1 milione di abitanti (sul milione e mezzo che ci sono in quest'area) e quindi che sono realistiche le proposte per una moderna politica sui rifiuti fatte in modo unitario (tramite le Osservazioni al P.I.R. e al Piano d'Ambito) da Sel, Prc e varie associazioni.3) di conseguenza il Comune di Pistoia darebbe una svolta positiva ad una moderna politica sui rifiuti in tutta l'area metropolitana.
Per questo esprimo la mia piena condivisione per la scelta del Comune di Pistoia di attuare anche questo impegno importantissimo scritto nel PROGRAMMA 2012/2017 della coalizione che ha candidato Samuele Bertinelli a Sindaco di Pistoia (Programmma sottoscritto anche da SEL nel 2012) e ringrazio Samuele Bertinelli e la Giunta del Comune di Pistoia per l'impegno che stanno mettendo per realizzare le scelte più importanti contenute in quel Programma".
Giuliano Ciampolini, iscritto a SEL
1) Pistoia sarebbe uno dei pochissimi capoluogo di provincia in Italia con la raccolta differenziata porta a porta in tutto il proprio territorio;
2) Sarebbe una svolta decisiva anche per dimostrare che nell'area metropolitana da Pistoia a Firenze è possibile realizzare entro il 2017 la raccolta differenziata porta a porta su almeno 1 milione di abitanti (sul milione e mezzo che ci sono in quest'area) e quindi che sono realistiche le proposte per una moderna politica sui rifiuti fatte in modo unitario (tramite le Osservazioni al P.I.R. e al Piano d'Ambito) da Sel, Prc e varie associazioni.3) di conseguenza il Comune di Pistoia darebbe una svolta positiva ad una moderna politica sui rifiuti in tutta l'area metropolitana.
Per questo esprimo la mia piena condivisione per la scelta del Comune di Pistoia di attuare anche questo impegno importantissimo scritto nel PROGRAMMA 2012/2017 della coalizione che ha candidato Samuele Bertinelli a Sindaco di Pistoia (Programmma sottoscritto anche da SEL nel 2012) e ringrazio Samuele Bertinelli e la Giunta del Comune di Pistoia per l'impegno che stanno mettendo per realizzare le scelte più importanti contenute in quel Programma".
Giuliano Ciampolini, iscritto a SEL
3 commenti:
Un messaggio per il sig. Ciampolini.: dichiarare appoggio al Comune in questo momento dove migliaia di cittadini esprimono parere contrario alle scelte del Sig. Sindaco e della sua Giunta, per lo più senza neppure partecipare all'incontro con i residenti da codardo, mi sembra alquanto vergognoso . Questo dimostra Pistoia , parte della nostra Italia. La democrazia e' sola apparenza. Ripeto quindi a tutti coloro che approvano le scelte scandalose di questa Giunta e in primis del Suo primo cittadino, di vergognarsi profondamente. Un cittadino.
Un messaggio per il sig. Ciampolini.: dichiarare appoggio al Comune in questo momento dove migliaia di cittadini esprimono parere contrario alle scelte del Sig. Sindaco e della sua Giunta, per lo più senza neppure partecipare all'incontro con i residenti da codardo, mi sembra alquanto vergognoso . Questo dimostra Pistoia , parte della nostra Italia. La democrazia e' sola apparenza. Ripeto quindi a tutti coloro che approvano le scelte scandalose di questa Giunta e in primis del Suo primo cittadino, di vergognarsi profondamente. Un cittadino.
Sel è un partito ridicolo dato che quando c'è da schierarsi come paladini ambientali sono i primi, purché non siano in combutta con l'amministrazione. In questo caso nessun problema a realizzare un centro di raccolta dei rifiuti (leggi:discarica) in un'area residenziale! Ma via, ma che scelta è? C'è un centro commerciale, un parco pubblico, centinaia di abitazioni! E' una delle poche zone residenziali di pistoia ancora decenti, volete rovinare anche quella? Ma fatelo in una zona industriale! Non è un concetto difficile!
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