mercoledì 24 aprile 2013

Avviate le procedure per la pratica di estradizione dall'Albania di uno degli esecutori materiali del delitto di don Mario Del Becaro. Apparteneva alla "banda del Machete". Le reazioni.



QUARRATA_ Uno dei presunti esecutori materiali dell’omicidio di don Mario Del Becaro, Gazmor Haxhillari (35 anni) , era già finito in carcere insieme ai fratelli Durim e Mirosh e ad un altro connazionale nel 2001 perché ritenuto componente della cosidetta “banda del machete” che per mesi fra il 1990 e il 2000 aveva seminato il terrore a Firenze, Calenzano e Prato. Già in Italia dal 2000, incensurato e munito di regolare permesso di soggiorno venne fermato il 9 aprile 2001 in seguito alle indagini compiute dai Carabinieri della compagnia di Firenze, coordinate dall’allora procuratore aggiunto Francesco Fleury
Accusato di cinque brutali rapine ( al momento dell’arresto i militari sequestrarono all’albanese una scheda telefonica provento di una rapina compiuta ai danni di un commerciante di 55 anni, avvenuta a Prato il 17 ottobre 2000) e lesioni aggravate ma anche di tentato omicidio, porto abusivo di armi e violenza sessuale essendo stato ritenuto insieme al fratello Durim responsabile di varie aggressioni altrettanto feroci contro coppie di fidanzati che si erano appartate, la più feroce delle quali compiuta contro due giovani fiorentini assaliti nella notte tra il 22 e il 23 marzo 2000 mentre si scambiavano effusioni in auto lungo lo stradone di Rovezzano, davanti alla Stazione.

Con un machete i banditi spaccarono i finestrini e colpirono alla testa il giovane, che cercava di difendere la fidanzata (colpita ad una falange del pollice della mano sinistra) dalle loro brutali attenzioni.
I banditi arraffarono abiti, la borsa, telefonini strappando i capelli alla ragazza ventenne. Nonostante la gravissima ferita, il ragazzo incredibilmente lucido, riusci a distrarre i banditi trovando la forza di saltare sul sedile anteriore e di mettere in moto l' auto e di fuggire. Ricoverato in neurochirurgia con una grave frattura alla parete cranica con lacerazione cerebrale, fu operato d' urgenza e poi sottoposto ad un secondo intervento per la ricostruzione della parete cranica.
I due fratelli Haxhillari nel processo che risale al 2001 furono assistiti dagli avvocati Pietro Fioravanti e Filippo Cei, negando sempre tutto ma vennero riconosciuti in aula dalle vittime, che si erano costituite parte civile con gli avvocati Attilio Maggini ed Ermanno Ugolini.
La sentenza fu esemplare, severa per entrambi: 18 anni di reclusione. Da circa un anno Gazmor Haxhillari era uscito di carcere. Dal 1 gennaio scorso si trovava in Albania dove si era rifugiato e dove è stato arrestato in contemporanea con gli altri due connazionali.
Intanto la procura ha già avviato le procedure per la pratica di estradizione dall’Albania .
Il suo rientro in Italia però non avverrà prima di un mese.
Critico il parroco di Colle don Franco Monticelli che sul suo profilo Facebook scrive “ Adesso che hanno preso i presunti responsabili dell'efferato omicidio di don Mario, tutti o quasi vorranno mettersi in mostra, figuriamoci i politici, già leggo loro dichiarazioni. Nessuno si chiederà e nessuno pagherà per il fatto che su uno di loro pesava una condanna a 18 anni per tentato omicidio e tentata rapina (con un machete- dico un machete aveva aggredito diverse coppiette) ed era libero. In questo clima : avanti il prossimo. Che ci faceva questo tizio in piena libertà, una tale libertà da poter uccidere don Mario e... in che modo?”.

Andrea Balli

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non capisco...preso nel 2001 e condannato a 18 anni. Non sono bravo in matematica ma proprio i conti non tornano. Giustizia e giustizialismo sono due cose differenti ma in mancanza della prima non sorprendiamoci se prevale il secondo.

Giorgio Santisi (da Facebook)