sabato 20 aprile 2013

On. Fanucci (Pd): una lettera di solidarietà al Presidente Romano Prodi. "A causa delle divisioni interne al Pd lo abbiamo posto in una condizione di grande difficoltà e disagio"


ROMA-PISTOIA_ Ecco la posizione dell'On. Edoardo Fanucci sulle ultime vicende politiche legate alla elezione del Presidente della Repubblica in corso a Roma:
Ieri mattina ho visto con i miei occhi un intero Teatro in piedi ad applaudire la candidatura di Romano Prodi: nessuna astensione, TUTTI FAVOREVOLI alla sua elezione. In realtà soltanto a parole. La schiettezza, l'onesta intellettuale e la sincerità dovrebbero guidarci e distinguerci in ogni momento: la dura realtà ci dimostra che così non è, e così non è stato.
Quando è stato il momento, guardando in faccia il segretario Bersani, abbiamo detto a viso aperto e in modo trasparente che Franco Marini non era la persona più giusta per la Presidenza della Repubblica e di conseguenza non lo avremmo sostenuto, così abbiamo fatto.
Ieri ho votato Romano Prodi che, per Curriculum politico, esperienza e profilo internazionale sarebbe stato senza dubbio un grande Presidente.

La gestione di tutta la vicenda è stata inaccettabile: abbiamo chiesto a Prodi, il presidente del Consiglio capace di sconfiggere Berlusconi per ben due volte, la disponibilità alla candidatura. Ma a causa delle divisioni interne al PD, lo abbiamo posto in una condizione di grande difficoltà e disagio, che Prodi e la sua storia certamente non meritavano. A tal proposito, questa mattina mi sono permesso di scrivere al Presidente Prodi una lettera di solidarietà.

Detto questo, non cambio certo idea sulla scelta dei giorni precedenti. Personalmente ritenevo e ritengo che Sergio Chiamparino potesse e possa rappresentare la scelta migliore, in grado di unire il Paese e di interpretare al meglio il cambiamento che gli elettori ci chiedono, ma purtroppo la candidatura è saltata quando si è palesata l'impossibilità di trovare una convergenza parlamentare sul suo nome.

Adesso abbiamo il dovere di percorrere una strada nuova: è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità di fronte al Paese e agli italiani.

 
Fonte: Comunicato Stampa
 

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