PISTOIA_ “Intitolare una via di Pistoia a Maria Luisa Palandri Reali per ricordare così una donna che del coraggio, dell'impegno civile, della coerenza tra fede e vita, dell'aiuto ai più deboli seppe fare la cifra della sua femminilità”. Viene anche dalla diocesi di Pistoia, tramite l'ufficio per le Comunicazioni Sociali, una richiesta che rilancia quanto già, nei giorni scorsi, proveniente da altri ambienti e personaggi cittadini per ricordare colei che fu, in anni lontani, presidente onoraria dell'associazione nazionale Famiglie Caduti e dispersi in Guerra.
Una richiesta avanzata anche nel contesto di “Tre donne per tre parchi”, iniziativa proposta dalla “Rete 13 febbraio” e dal Comune di Pistoia sulla toponomastica femminile: sono trenta i nominativi, di donne, già selezionati per questa scelta.
“Sarebbe opportuno non ci si dimenticasse della signora Maria Luisa, donna per molti aspetti eccezionale ma per altrettanti aspetti più che normale: affidare a quel nome un luogo di passaggio e di residenza, uno spazio di sosta, un ambiente di vita ordinaria – conclude l'Ufficio Diocesano - darebbe modo di non smarrire il ricordo di una donna che, per decenni, seppe essere credibile punto di riferimento a servizio di chi, altrimenti, sarebbe stato più solo”.
Protagonista nella vita sociale e politica della Pistoia del dopoguerra, ma anche punto di riferimento nei decenni successivi, Maria Luisa aveva saputo lottare - sostenuta da una robusta fede - contro avversità di varia natura. Un grande lavoro, il suo, ad esempio per le famiglie dei caduti in guerra (di cui è stata presidente onorario dell'associazione nazionale Famiglie caduti e dispersi in guerra) ma anche in favore dell'istruzione e della formazione. Fu consigliera comunale, per la Democrazia Cristiana, a Pistoia. Era stata insignita della prestigiosa onorificienza di Grand'Ufficiale della Repubblica italiana.
" Il 13 dicembre 2007 - si legge dal sito della diocesi di Pistoia - fu, per lei e per il figlio Umberto, un grande giorno. Nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia venne presentato il suo libro ("La cappella Fioravanti in San Francesco e il Sacrario del Cimitero comunale di Pistoia") promosso dall’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra - Comitato provinciale di Pistoia e dal Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane di Pistoia. A fare gli onori di casa il sindaco Renzo Berti. In quella occasione, Giancarlo Brusoni, ricordò le tappe della vita di una donna coraggiosa e quanto da lei fatto per ricercare le memorie e ricomporre i resti dei tanti pistoiesi caduti in guerra".
Protagonista nella vita sociale e politica della Pistoia del dopoguerra, ma anche punto di riferimento nei decenni successivi, Maria Luisa aveva saputo lottare - sostenuta da una robusta fede - contro avversità di varia natura. Un grande lavoro, il suo, ad esempio per le famiglie dei caduti in guerra (di cui è stata presidente onorario dell'associazione nazionale Famiglie caduti e dispersi in guerra) ma anche in favore dell'istruzione e della formazione. Fu consigliera comunale, per la Democrazia Cristiana, a Pistoia. Era stata insignita della prestigiosa onorificienza di Grand'Ufficiale della Repubblica italiana.
" Il 13 dicembre 2007 - si legge dal sito della diocesi di Pistoia - fu, per lei e per il figlio Umberto, un grande giorno. Nella Sala Maggiore del Comune di Pistoia venne presentato il suo libro ("La cappella Fioravanti in San Francesco e il Sacrario del Cimitero comunale di Pistoia") promosso dall’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra - Comitato provinciale di Pistoia e dal Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane di Pistoia. A fare gli onori di casa il sindaco Renzo Berti. In quella occasione, Giancarlo Brusoni, ricordò le tappe della vita di una donna coraggiosa e quanto da lei fatto per ricercare le memorie e ricomporre i resti dei tanti pistoiesi caduti in guerra".
a.b.
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