PISTOIA_ Come ricevuto volentieri pubblichiamo:
Forti perplessità del Comitato Bottegone-Badia-Agliana nel leggere quanto apparso ieri sulla stampa in merito alla vicenda Repower.
Innanzitutto ci si chiede perché la Provincia abbia concesso alla ditta un periodo di sospensiva di 6 mesi sull’AIA, a partire dal 6 aprile, quando doveva essere ormai maturata la sua decisione di dire no al progetto, resa nota il 13-14 aprile.
Dopo l’assemblea alla casa del Popolo di Bottegone il Comitato inviò alla Provincia un breve comunicato nel quale si chiedeva di procedere subito con l’ Aia, che in assenza di conformità urbanistica, doveva essere negativa. Come si spiegano questi 6 mesi?
Altra perplessità riguarda la richiesta danni. Si spieghi chiaramente ai cittadini, da chi di dovere, di quali danni si parla.
Dopo l’assemblea alla casa del Popolo di Bottegone il Comitato inviò alla Provincia un breve comunicato nel quale si chiedeva di procedere subito con l’ Aia, che in assenza di conformità urbanistica, doveva essere negativa. Come si spiegano questi 6 mesi?
Altra perplessità riguarda la richiesta danni. Si spieghi chiaramente ai cittadini, da chi di dovere, di quali danni si parla.
Noi crediamo che i veri danni sarebbero nati dalla centrale, che sarebbe venuta a collocarsi in un ambiente ormai al collasso ecologico, argomento che qualcuno ancora non ha capito o finge di non capire, come oggi la segretaria provinciale della CISL. E i cittadini dovrebbero stare altri sei mesi con la spada di Damocle sulla testa e l’incertezza dei risarcimenti, che anche se richiesti alle istituzioni, andrebbero comunque a gravare su di loro?
Crediamo che debbano essere i cittadini a chiedere un congruo risarcimento, per danni psicologici, a chi sta turbando da tempo la loro tranquillità. E in questo senso il Comitato è intenzionato ad attivarsi.
A Repower, della quale apprezziamo i toni pacati, ma che non è mai intervenuta ad una nostra assemblea nonostante gli inviti, diciamo che gli abitanti di questa zona hanno sempre avuto un alto senso dell’ospitalità, ma quel progetto era proprio inaccettabile. Purtroppo in questi anni si è sempre parlato troppo di Repower e troppo poco di Radicil. Non è stata Repower a mettere 137 operai in cassa integrazione e, se qualcuno non ce l’avesse chiamata, non crediamo sarebbe venuta a Pistoia spontaneamente.
A Repower, della quale apprezziamo i toni pacati, ma che non è mai intervenuta ad una nostra assemblea nonostante gli inviti, diciamo che gli abitanti di questa zona hanno sempre avuto un alto senso dell’ospitalità, ma quel progetto era proprio inaccettabile. Purtroppo in questi anni si è sempre parlato troppo di Repower e troppo poco di Radicil. Non è stata Repower a mettere 137 operai in cassa integrazione e, se qualcuno non ce l’avesse chiamata, non crediamo sarebbe venuta a Pistoia spontaneamente.
Anche sull’inizio della vicenda, nel 2009, il Comitato è intenzionato a fare chiarezza ed è già in possesso di importanti documenti.
Noi crediamo che Repower sappia a chi debba essere imputata la massima responsabilità della situazione nella quale è venuta a trovarsi.
Non certamente ai cittadini.
Comitato Bottegone-Badia-Agliana.
Nessun commento:
Posta un commento